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A Staino dico: Cuperlo è il PD. La patente su chi è di sinistra non la rilascia l' “intellighenzia”

11.08.2015

Appello all'unità: Renzi guida i Dem dopo aver vinto un congresso e Cuperlo merita massimo rispetto


“Quando si scade nelle offese personali sarebbe inutile anche replicare. Staino poi rappresenta quella ‘intellighenzia’ di sinistra abituata a dare patenti a tutti, figuriamoci se si possono confutare tesi così autorevoli. Chiedo semplicemente a Staino l'umiltà di non considerarsi il rappresentante di tutta la sinistra italiana. Non lo è nessuno. Al limite lo è la comunità politica che vota PD e che ha onorato e responsabilizzato Renzi della guida politica del partito per 4 anni”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, interviene con un post su Facebook, nel confronto a sinistra facendo “un appello all'unita in una fase così difficile".

"Poi nel 2017" – aggiunge - "ci sarà un congresso, si confronteranno tesi diverse e lì saranno ancora i militanti e gli elettori del PD a decidere chi sarà chiamato a rappresentare la sinistra italiana e soprattutto per far cosa”.

“Gianni Cuperlo – sottolinea l’esponente PD - non ha bisogno di mostrare a nessuno la sua carta d'identità politica. Fa parte della grande famiglia democratica che unita, e sottolineo unita, sotto la guida di Renzi alle Europee del 2014 è risultata la prima forza progressista d'Europa. Un Pd diviso, come dimostrato dalle incomprensioni dell'ultimo anno, si trasforma in un'altra cosa e può solo far danni a se stesso e al Paese. Su questo penso che la classe dirigente, di maggioranza e di opposizione, abbia una responsabilità enorme.

Questi attacchi personali sanno di anni Settanta, sanno di vecchie sacrestie da muro di Berlino quando andava di moda confutare le tesi dell'avversario incentrando tutto il dibattito non sulle cose da dire o da fare ma sulla denigrazione personale. E stupisce ancor di più la rincorsa a dispensare patentini di legittimità progressista o di sinistra che, se non facessero ridere, farebbero davvero piangere. Gianni Cuperlo fa parte a pieno titolo della nuova storia del Partito Democratico e il suo contributo di idee non è equiparabile a un banale gioco estivo sui giornali.

Il PD trae la sua forza proprio dalla dialettica interna e dalla contendibilità della leadership, come ha dimostrato la stessa affermazione di Matteo Renzi nel 2013. Ridurre tutto ad una vignetta non solo è ingiusto ma è profondamente sbagliato.

E' bene che Gianni prosegua la sua battaglia all'interno del partito come ha sempre fatto, anche perché lo fa con uno stile che molti altri non hanno o non hanno mai dimostrato di avere".

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