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Il caso Google apre la strada ad una norma transitoria verso la webtax

04.05.2017

OK Padoan su tema webtax a G7

“Il caso Google può avvicinarci una volta per tutte ad una norma transitoria che stimoli l’interlocuzione preventiva tra amministrazione finanziaria e contribuente, nell’ipotesi in cui ci si ritrovi di fronte a gruppi multinazionali operanti su web con ricavi consolidati di miliardi di euro, attraverso attività economiche in Italia che, di fatto, hanno una stabile organizzazione sul territorio italiano”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo nel corso dell’audizione del ministro dell’Economia Padoan sulla manovra-bis.

“Per la profondità del dibattito fatto in Parlamento in questi anni, per il lavoro della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate e dalla Procura della Repubblica di Milano oggi credo sia nostro dovere porre le multinazionali almeno di fronte a un’opzione: da un lato la strada seguita oggi da Google, che riconosce per la propria azienda la stabile organizzazione in Italia, e dall’altra la fuga da questa responsabilità che, inevitabilmente, sarebbe accertata dall’amministrazione fiscale.

"Con una norma transitoria"  – conclude Boccia, autore della prima webtax approvata in Italia dal Parlamento nel 2013 e poi sospesa - "in attesa delle decisioni europee che vanno caldeggiate, si potrebbe assicurare gettito fiscale ordinario. Anche per questo motivo condivido la decisione del ministro Padoan di portare il tema webtax al tavolo del G7 dei ministri finanziari che si terrà la prossima settimana a Bari".

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