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Siamo il PD, non il partito della paura. Lo statuto tutela il confronto

29.01.2017

Congresso si apre 6 mesi prima. Referendum immediato è possibile

"Risposta chiara da Matteo Renzi sul congresso o raccolta firme referendum Pd e autoconvocazioni militanti. Non si può aver paura del confronto". Lo scrive su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, pubblicando l'articolo dello Statuto del PD relativo alle regole sul congresso.

"Non capisco - aggiunge Boccia - le polemiche di compagni di partito solitamente attenti alle regole e alla politica. Ricordo loro che siamo il Partito Democratico, non il partito della paura. Nessuno deve aver paura del confronto e del voto dei militanti.

Emiliano ha semplicemente posto un problema sentito da tutti. Salvare il Pd dall'implosione e dalla scissione. Sono consapevoli dei rischi che corriamo? O pensano di salvare tutto chiudendosi nelle stanze al Nazareno? Spiace prendere atto che molti compagni di partito che stimo si stiano affannando nel difendere un'indifendibile posizione del segretario che non consente una discussione franca.

Il Congresso serve per unire il nostro popolo. Michele Emiliano ha parlato di carte bollate come estrema ratio nel caso in cui non dovessero esserci risposte a domande semplici contenute nel nostro stesso statuto. Se non dovesse arrivare una risposta politica nelle prossime ore, attiveremo i banchetti per la raccolta firme per il referendum interno. In ogni caso, da Statuto, il presidente del Partito deve aprire la fase congressuale il 15 maggio. Non si può aver paura del congresso piegando addirittura Parlamento e Paese ad un voto senza senso e con due leggi elettorali smontate dalla Consulta.

Abbiamo il dovere di dare all'Italia una legge elettorale seria e che duri per sempre. Per evitare lo scempio dell'autodistruzione del Pd saremo costretti ad avviare banchetti per il referendum, serve il 5% degli iscritti. E saranno i nostri iscritti a dirci l'ultima parola su cosa è giusto fare oltre a dare un giudizio sulle principali politiche realizzate dal Pd in questi quattro anni di segreteria Renzi". 

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