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Flessibilità UE tutta per la ricostruzione. Servono tutti i 3.5 mld dello 0.2 del Pil

30.10.2016

Risorse ddl Bilancio insufficienti

"La terra continua a tremare e gli sforzi della Protezione Civile, del commissario alla ricostruzione Errani e dei volontari necessitano di risorse certe e senza precedenti. È necessario garantire che tutte le risorse possibili provenienti dall'aumento della flessibilità per il terremoto nel rapporto Deficit/Pil pari allo 0,2% debbano essere assolutamente concentrate e garantite alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del Paese.

Nel 2017 sarà necessario utilizzare le risorse aggiuntive chieste dall'Italia a Bruxelles per ricostruire tutto il possibile e per attivare nuove procedure di valutazione di vulnerabilità sismica delle centinaia di migliaia di palazzi a rischio in diverse regioni d'Italia. Mai come in questo momento andrebbe portato il tema con chiarezza e decisione sul tavolo europeo chiedendo che almeno lo 0,2 del rapporto Deficit/Pil possa essere garantito all'Italia non solo per un anno ma per un triennio. Non si esce da questa condizione con interventi annuali o spot ma con un impegno deciso immediato in grado di portare investimenti pari ad almeno dieci miliardi in tre anni.

Per questa ragione penso che già in sede di legge di bilancio 2017 sia necessario dare un segnale forte sostituendo le risorse stanziate inizialmente (tra Stato e Regioni sono assolutamente insufficienti) con l'intero ammontare pari allo 0,2% del rapporto Deficit/Pil pari a 3,5 miliardi chiesto all'UE". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

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