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Chiamiamola web, digital o equal tax. Purché le Ott paghino le tasse

15.09.2015

5Stelle contrari? Lì decide Casaleggio con logiche non politiche.

“L’equità fiscale nell’economia digitale è un principio sacrosanto, webtax o digital tax purché le OTT paghino le tasse”. Così su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, ideatore della cosiddetta ‘webtax’, torna sulla proposta di Matteo Renzi di una ‘digital tax’.

“Il punto non è se chiamarla web tax,  digital tax o equal tax ma trovare il modo di far pagare alle aziende della cosiddetta economia digitale le imposte nel paese in cui fanno business. Il Parlamento italiano ormai dal 2013 ribadisce la necessità di intervenire sulla tassazione delle multinazionali del web, con le vicissitudini in sede italiana ed europea che tutti conosciamo. Per questo, quando Renzi testualmente dice ‘che vanno pagate le imposte nel paese in cui si fa business’, non posso che essere soddisfatto delle parole del premier; adesso aspettiamo di capire come procedere, se far pagare a queste aziende con il modello inglese le imposte dirette o con il modello europeo –  modello che personalmente preferisco - delle imposte indirette nel quadro europeo di armonizzazione, in questo caso il lavoro in corso Ocse sul progetto Beps è decisivo. L'importante, però, è superare il concetto obsoleto della 'non stabile organizzazione'. La politica ha il dovere di garantire a tutte le aziende di operare in un regime di concorrenza leale, senza alcuna tassazione di favore per le grandi multinazionali del web. E se questo vuol dire far pagare alle OTT le imposte che oggi continuano ad eludere, allora ben venga la ‘digital tax’ annunciata da Renzi".

Il M5S critica la proposta del 2013? "Premesso che in commissione votarono a favore, salvo essere scomunicati da Grillo la mattina dopo, non sanno di cosa parlano. La Commissione Europea, i governi di Germania, Francia e Spagna e la stessa Ocse, lavorano nel solco dell'armonizzazione Iva così come proposta dal Parlamento Italiano ne 2013. Oggi sono contrari? Non mi sorprendono. Lì, nei rapporti che contano, decide Casaleggio con logiche non politiche; e loro obbediscono".

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