L'obiettivo della Commissione Bilancio presieduta da Boccia è censire la ricchezza prodotta dal movimento. Malagò: "L'Italia può raddoppiare le cifre"
Poteva sembrare una riunione dello Juventus Club Parlamento, con il presidente Francesco Boccia, numerosi iscritti nella Sala della Regina di Montecitorio e Andrea Agnelli sul palco. Stonava un pò il romanista Malagò che, tuttavia, si è prodigato in complimenti per la Juventus come squadra ("Più forte e meritevoledello scudetto") e come società ("Sempre avanti strategicamente"). Ma in realtà Boccia era presente nel ruolo di presidente della Commissione Bilancio della Camera, agelli come presidente e imprenditore, Malagò come presidente del Coni, attentissimo alle tamatiche economiche. Oggetto del covegno "L'impatto economico dello sport italiano". primo passo di un progetto tanto interessante quanto potenzialmente mportante: misurare con esatezza il Pil dello sport nel nostro paese. Ovvero calcolare il bilancio consolidato di tutto il movimento sportivo e calcolarne la percentuale sul Pil nazionale.
Il valore dello sport.
Boccia si batte da tempo perchè la politica si occupi in modo più diretto e concreto per lo sport, impegnandosi sopratutto dal punto di vista economico: "Ma bisogna che lo sport si accrediti presso la politica per il suo valore economico, non solo per quello sociale per il quale è sempre stato preso in considerazione. Lo sport non è solo una questione di cultura e passione, è diventato anche un settore economico da valutare con attenzione. La mia sfida è chiara: consentiamo al Parlamento di conoscere fino in fondo quanta valenza sociale dello sport si sia trasformata in produzione di valore: è una bella sfida". La Commissione bilancio avvierà un'attività conoscitiva nel mondo dello sport con il Centro Studio del Coni (per il quale è intervenuto Michele Uva): un censimento di quanta ricchezza produce lo sport italiano per capire come fare ad aumentarla. Come ha spiegato Malagò: "Lo sport in Germania pesa il 3,3% del Pil con 73miliardi di euro e, 1,8milioni di persone che ci lavorano, il 4,5% della popolazione occupata. In Italia si stima possa essere intorno all'1,7% ma abbiamo le potenzialità di raddoppiare, e lo sport potrebbe aiutare in un momento di crisi".
