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Facciamo finire il tempo delle clausole di salvaguardia

06.12.2015

Nel 2016 si completerà  la riforma del Bilancio dello Stato che porterà all'allineamento definitivo dell'Italia alla governance europea prevista dal fiscal compact. Ddl di Stabilità e Ddl di Bilancio lasceranno il posto ad una nuova legge  di bilancio: "Si può ragionare sull' ipotesi di introdurre nella stesso atto il nuovo quadro economico di autunno superando la pubblicazione della Nota di aggiornamento al Def del 20 settembre. Si può prevedere un disegno di legge unificato con il nuovo quadro macro validato dall'Ufficio di Bilancio da varare verso il 30 settembre sulla base dell' ultimo conto economico Istat a sua volta presentato con un anticipo. Mentre con Bruxelles resterebbe l'impegno per l'invio entro il 15 ottobre del Documento di programmazione a quel punto definitivo".
Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera in un'intervista al Sole 24 Ore torna a proporre i capisaldi di una nuova possibile Legge di Bilancio per la riforma del 2016.

"Finisce la stagione dei commissari straordinari alla spending review e delle clausole di salvaguardia: il Parlamento potrà decidere ogni anno sull'intera spesa primaria e se una politica esaurisce le risorse si decide in Parlamento come rifinanziarla, chiuderla, modificarla. Non in un corridoio della burocrazia a quali persone tagliare servizi o aumentare tasse con le clausole. E le coperture si fanno con i tagli sulla spesa non più con promesse sul disinnesco di aumenti di imposte future".

"Le clausole sono il contrario della programmazione. Il Governo deve decidere in anticipo gli obiettivi per ogni centro di spesa, a partire dai ministeri, garantendo poi gli strumenti per poterli rispettare. Con gradualità, nelle prossime due o tre leggi di bilancio, cancelleremo per sempre le ultime clausole ereditate in questi anni di emergenza finanziaria".

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