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Dal conclave PD emerge la nostra politica: prima lavoro-ambiente-scuola

13.01.2020

Alleanza si allarghi a Sardine e giovani di Greta

(ANSA) - CONTIGLIANO (RIETI), 13 GEN - "Stiamo tornando ai pilastri della stagione dell'ultimo congresso: lavoro, ambiente e scuola. La costruzione di un nuovo orizzonte politico del Pd si era fermata di fronte alla crisi di governo e all'emergenza manovra. Qui finalmente si respira un'aria di unita' e di fiducia tra tutti e si parla solo del Paese, non piu' di noi". A dirlo e' Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali ed esponente della maggioranza Pd molto vicino a Nicola Zingaretti, in un colloquio con l'ANSA nella prima giornata del conclave dem.

"Siamo tornati ai temi fondamentali che hanno caratterizzato anche l'esplosione di partecipazione delle piazze, quelle dei ragazzi di Greta e quella delle Sardine - prosegue Boccia -. Questi temi il Pd e il governo devono farli propri e porli davanti a tutto. La scuola italiana deve essere aperta mattina e pomeriggio, non solo per studiare ma anche per altre attivita'. E poi c'e' la sfida del lavoro, la sfida della sfide: la riduzione del cuneo fiscale e' la priorita', meno costa sul piano fiscale il lavoro piu' aumentano i salari, meno si delocalizza e piu' sono competitive le nostre imprese. Di qui l'esigenza di triplicare-quadruplicare le risorse del taglio del cuneo nel corso della legislatura".

"Cio' non significa che abbandoniamo il tema del reddito di cittadinanza, come ha detto Franceschini - assicura Boccia -. Sui decreti sicurezza, non abbiamo mai rimandato, abbiamo detto facciamo la manovra e poi appena riapriamo l'attivita' ci mettiamo mano. Spero che siano d'accordo anche i cinquestelle sui rilievi mossi dal Quirinale. Lo faremo senz'altro". "In questi giorni in abbazia emergera' con chiarezza la politica del Pd per il Paese su questi assi, lavoro, scuola, ambiente.

La cornice in cui tutto questo avviene e' la rivoluzione digitale e il ruolo dell'Italia in Europa - spiega il deputato pugliese -. Le forze politiche che sono in maggioranza non possono non parlare la stessa lingua: e' inevitabile dire le cose che ha detto Franceschini. La discussione e' ancora aperta nel partito, ma il mio auspicio e' che questa alleanza sociale metta dentro tutti, partiti, movimenti, piazze, civismo, questo fronte deve battersi per la giustizia sociale e un mondo in cui ci si deve vergognare di dire lo Stato interviene per regolare.

Se i ragazzi di Greta e le Sardine non trovano una casa naturale in noi significa che non siamo un partito all'altezza della sfida del tempo, ma io penso che lo siamo e dobbiamo accogliere la sfida".

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