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La riforma sull'Autonomia destina risorse alle zone in ritardo di sviluppo

29.11.2019

"La macro regione alpina non e' una qualsiasi, e' nel cuore dell'Europa, coinvolge 7 paesi e soprattutto 48 regioni. La Lombardia, tra queste, ha una naturale responsabilita' di raccordo fra la parte meridionale e quella settentrionale. E dico al presidente Fontana, sei sempre meridionale di qualcuno". Con questa battuta il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha esordito nel suo intervento al Forum Eusalp, rivolgendosi al presidente della Lombardia, il leghista Attilio Fontana seduto in platea. "Con grande competenza, rigore e attenzione, la regione Lombardia ospitando il Forum conferma tutta la sua volonta' di investire su un tema centrale", ha aggiunto Boccia, spiegando poi in conferenza stampa che "piu' che una battuta, quello e' uno stile di vita: quando ci si approccia a temi economici, bisogna partire dal presupposto che, se si uniscono le forze, si ottiene un risultato migliore".

"La Legge quadro sull'Autonomia che stiamo varando e' del Paese, non ha un colore politico, l'unico colore che ha e' quello della Costituzione, del Titolo V e dell'articolo 3 che impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. Voglio sottolineare generosita' dei presidenti del Mezzogiorno che si sono fidati, la lungimiranza di quelli del Nord e la capacita' di cucitura di quelli del Centro. Le riflessioni di oggi, gli elaborati che stanno venendo fuori dai gruppi di lavoro, mi convincono ancora di piu' della bonta' della strada tracciata ieri, che portero' in Consiglio dei ministri lunedi'".

"La riforma dell'Autonomia e' di tutti, il suo sottotitolo e' la necessita' di ridurre le disuguaglianze in ogni angolo del Paese, incluse le aree di montagna che dobbiamo considerare allo stesso piano del Mezzogiorno. E per risolvere i problemi connessi allo spopolamento e desertificazione di alcune aree di montagna, non possiamo chiedere ai privati, ma deve essere lo Stato a indirizzare maggiori risorse per infrastrutture e servizi. Tocca allo Stato creare le condizioni affinche' ci siano scuole aperte a tempo pieno, fibra veloce ovunque, trasporti, politiche di sostegno alle famiglie - ha detto Boccia -. La riforma sull'Autonomia ha un vincolo, che e' quello di destinare una quota di risorse a tutte le aree in ritardo di sviluppo. Io sto chiedendo di fissare oggi per domani per i prossimi dieci anni quale debba essere la quota vincolata da destinare come priorita' assoluta alle aree in ritardo di sviluppo. E secondo il ministro tutti i paesi dell'Ue compresi nella strategia dell'area alpina devono impegnarsi a vincolare una quota di risorse di tutti i fondi pluriennali di investimento per le aree di montagna".

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