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Alitalia, no ai liberisti con i soldi pubblici

28.04.2017

(ANSA) - ROMA, 28 APR - "Se si impiegano soldi pubblici per Alitalia e' importante che a decidere il futuro della compagnia e del trasporto aereo sia lo Stato e non il mercato". Cosi' Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e sostenitore di Michele Emiliano al congresso, intervenendo in diretta su Radionorba nel programma "Punto it", condotto dal direttore delle news Maurizio Angelillo.

"Non credo - ha continuato Boccia - che fare lo spezzatino, vendendo pezzi di azienda, aerei e slot possa definirsi una strategia, sarebbe l'inizio della fine del trasporto aereo con baricentro in Italia. Sarebbe invece opportuno fino all'ultimo minuto utile provare a rimettere tutti gli attori intorno a un tavolo, dai soci alle banche ai lavoratori".

"Alitalia", ha continuato Boccia, "avrebbe dovuto creare una compagnia low cost, come hanno fatto altri colossi internazionali, per contrastare la concorrenza agguerrita sul territorio nazionale e nei collegamenti con le principali capitali europee, delle societa' che praticano bassi costi, spesso con sovvenzioni regionali e che hanno consentito di intercettare nuovi clienti con prezzi accessibili dei biglietti".

"Tra l'altro le regioni darebbero volentieri ad Alitalia lo stesso contributo che danno a Ryanair per garantire collegamento e prezzi bassi; ma questa strategia e' stata palesemente ignorata pur partendo da una condizione di vantaggio. Se Lufthansa e' comprensibile che dica no, Trenitalia e' lo Stato - ha aggiunto Boccia - e che i vertici di Trenitalia dicano di no ci sta sino a quando il proprio azionista non da indicazioni in tale senso; e questo dipende dalla politica che ha il dovere di confrontarsi con trasparenza e chiarezza su questo tema".

"Quello che non possiamo permetterci - ha concluso Boccia - e' mettere dentro Alitalia soldi pubblici e non far decidere gli italiani. I ministri Calenda e Padoan che stanno gestendo la vicenda devono sapere che se chiedono al Parlamento l'autorizzazione ad usare soldi pubblici per Alitalia poi e' giusto che il Parlamento e quindi gli italiani decidano anche cosa fare, se riproponiamo il modello Ilva il risultato sara' sempre lo stesso, in quel caso i soldi li ha messi lo stato e l'azienda finira' ai privati, oltre ai sette decreti che i governi hanno fatto per sbrogliare la matassa".

"Se Lufthansa e' comprensibile che dica no, Trenitalia e' lo Stato - ha aggiunto Boccia - e che i vertici di Trenitalia dicano di no ci sta sino a quando la politica non cambia idea, noi dobbiamo mettere dinanzi a tutto il tema del trasporto aereo, gli italiani se devono fare un viaggio all'estero non devono accamparsi e fare scalo in un altro aeroporto europeo ma viaggiare da una destinazione all'altra con continuita'. Quello che non possiamo permetterci - ha concluso Boccia - e' mettere dentro Alitalia soldi pubblici e non far decidere agli italiani il destino dell'azienda e del trasporto aereo, ma ai liberisti di turno che poi, come nei casi precedenti, spariscono all'improvviso".

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