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A Casaleggio: far pagare le tasse alle multinazionali del web è un dovere politico

28.04.2017

"L'Italia è stata il primo Paese ad approvare una norma per far pagare imposte indirette ed eque alle multinazionali del web, cosi come fanno tutte le imprese italiane ogni giorno, a partire da Casaleggio che è qui presente, fino alle multinazionali storiche come la Coca Cola, costrette ad avere 27 partite IVA fino a quando non avremo il coraggio di costruire un bilancio europeo con il fisco comune, così come paga le imposte qualsiasi contribuente italiano. Anzi, se le multinazionali del web pagassero tutte le imposte che eludono come Amazon, Airbnb, Uber, Apple e tante altre, anziché aspettare l'intervento della Procura di Milano o della GDF, potremmo abbassare le imposte sul lavoro a tutti.

La norma come è noto fu approvata la prima volta in Commissione nel 2013 al tempo del Governo Letta all'unanimità da tutti i parlamentari della commissione Bilancio, compresi i deputati del M5S, colleghi che stimo molto, salvo poi essere scomunicati da Beppe Grillo che prese le distanze, sbagliando analisi come Renzi sul più ampio fenomeno di trasformazione del capitalismo". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e sostenitore di Michele Emiliano al congresso, rivolgendosi a Davide Casaleggio, oggi al Maxxi di Roma per Internet Day.

"Che due leadership così forti nel Paese nel 2013 come Renzi e Grillo, fossero così fermamente contrari su una norma di equità fiscale - aggiunge Boccia - sicuramente ci ha penalizzato come Paese. Poi dopo non ci si può nascondere dicendo ci pensa l'Europa, perché questa Commissione europea guidata da Juncker sul fisco non assumerà mai decisioni così dirompenti. Noi nel Pd, come mozione Emiliano, continueremo a batterci per tutelare i contribuenti italiani, per garantire equità fiscale e una concorrenza leale anche al tempo dall'economia digitale".

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