NEWS

Orfini parla di primarie? Sono previste dal congresso

01.02.2017

Non abbiano paura del popolo democratico

“Il PD deve fare il congresso perché l'intera classe dirigente è scaduta politicamente con la sconfitta del referendum del 4 dicembre e scaduta statutariamente perché eletta nel 2013 e nel 2017 è previsto il rinnovo degli organi. Se votassimo a scadenza naturale, nel febbraio 2018, il congresso sarebbe obbligato, ma il presidente del Partito Orfini e il Segretario Renzi dal 5 dicembre mattina hanno una sola ossessione: aggirare le norme della nostra comunità per evitare il congresso.

Addirittura provano anche a piegare il Parlamento ipotizzando l'ennesima corsa contro il tempo. Continuo ad appellarmi al loro buon senso e spero si fermino in tempo. Se si anticipa il voto di qualche mese, si anticipa il congresso di qualche mese. Non ci sono leadership sine die. Dopo tutto quello che è successo il minimo che una classe dirigente responsabile ha il dovere di fare è confrontarsi.

Il presidente Orfini dovrebbe sapere che oggi più che mai è arrivato il momento del confronto e della chiarezza; il congresso è l’unico modo possibile per ritrovare unità. È necessario confrontarsi  sui temi, sulle idee: scuola, banche, lavoro, welfare, povertà, economia digitale, organizzazione del partito, su cosa è stato fatto di buono e sugli errori a volte gravi in questi 4 anni di segreteria Renzi. Un confronto tra mozioni diverse che coinvolgano tutti gli iscritti e i militanti.

Le primarie sono previste dal congresso e si fanno nella seconda fase. Non vorrei che continuando con questa arroganza i due Matteo, Renzi e Orfini, dopo la sfida alla play station si ritroveranno a fare le primarie tra di loro, perché il PD lo avranno ormai distrutto”.  Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a margine dei lavori in commissione Bilancio sul decreto Sud.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI