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Congresso PD obbligatorio, dare voce a tutti i circoli

17.12.2016

"I giovani il 4 dicembre hanno voltato le spalle al PD, ma era così difficile capire che la nuova generazione, nata e cresciuta nell'era digitale, non ci seguiva più? Un partito di sinistra ridistribuisce, abbassa le tasse e le fa pagare a chi non le paga. Noi che viviamo dentro questa rivoluzione digitale non possiamo limitarci ad una diretta sui social network per dire che sappiamo capire la modernità.

Un partito di sinistra interpreta questa modernità ripartendo dai valori che ci contraddistinguono e che non passano mai di moda: etica, equità e ridistribuzione. Il Pd non è più il partito dei deboli e delle periferie ma un partito che rinnega sé stesso e il gruppo dirigente in questi tre anni ha girato la testa dall'altra parte. I temi lasciati inevasi in questi tre anni sono tanti a partire dalla scuola o dalle banche e molti di noi avevano lanciato un segnale di allarme, rimanendo inascoltati; per poi scoprire solo dopo di avere ragione.

Le voci che stiamo sentendo oggi da Milano, da Roma all'iniziativa con Emiliano, Rossi, Speranza e Bersani, dalle assemblee riunite in diversi circoli del Paese si sono sempre levate negli ultimi tre anni ma non gli hanno mai permesso di varcare la soglia del Nazareno. Il militante che rimane inascoltato più e più volte dal suo stesso partito cosa volete che faccia? Se ne va via. Noi dobbiamo ridare voce a tutti loro". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, oggi a Milano per "Può nascere un fiore", l'iniziativa politica organizzata dal deputato Pd Francesco Laforgia.

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