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Nella manovra non solo il PIL. Il Bes per misurare la qualità della vita

25.09.2016

Basta con gli slogan sulla manovra. In gioco la vita degli italiani

"La prossima legge di Bilancio, che il governo presenterà alle camere nelle prossime settimane, segna l'inizio di una vera rivoluzione culturale. Nel Bilancio dello Stato, grazie alla Riforma approvata lo scorso luglio, entrerà per la prima volta il Bes, l'indicatore di benessere equo e sostenibile, che ci consentirà di rendere misurabile la qualità della vita e valutare l’effetto delle politiche pubbliche su alcune dimensioni sociali fondamentali: dall'ambiente, alla salute, alla sicurezza, alla qualità dei servizi. E ancora, l’istruzione, le relazioni sociali, le istituzioni, il patrimonio culturale. Con il Bes avvicineremo il Bilancio dello Stato ai cittadini, rendendo trasparenti gli effetti delle politiche pubbliche. Basta con gli slogan e con le scelte di politiche pubbliche solo per il consenso del giorno dopo". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e primo firmatario della Riforma del Bilancio dello Stato, ospite de "I Dialoghi di Trani", la manifestazione culturale giunta alla sua XV edizione, intervistato da Giorgio Zanchini sui nuovi paradigmi dell'economia.

"È  evidente che il nuovo Bilancio dello Stato renderà più trasparenti e leggibili le scelte delle politiche pubbliche. Con il Bes si perderà l’abitudine ne giro di qualche anno di fare cose che non hanno un impatto reale sulla società. I nuovi indicatori faranno sì che chi è al governo dia spinto nel porre l’interesse collettivo davanti agli interessi dei singoli gruppi o comparti, perché poi gli impatti saranno evidenti e trasparenti.

Sento parlare in queste ore solo di deficit e di rotture di vario tipo con Bruxelles. Vedremo. Dico semplicemente che una manovra fatta di solo deficit è un grave errore. Aveva senso programmare un deficit più ampio due anni fa sulla base di un serio programma strutturale di investimenti e di riduzione delle imposte. Invece Padoan ha trattato day by day. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora serve accompagnare l'eventuale maggior deficit ad una spending review vera che, ad oggi, non c'è stata".
 

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