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Dati su Pil prevedibili e solite polemiche. Serve svolta su investimenti

12.08.2016

“Solite polemiche strumentali delle opposizioni, i dati sul Pil diffusi dall’Istat erano prevedibili, nessuno si aspettava dati roboanti. Sentire, oggi, polemizzare chi, in due anni, ha solo protestato senza mai dare ricette alternative aumenta l'amarezza. Eviterei, però, fossi nei panni del governo di aggrapparmi agli specchi parlando di Brexit e di terrorismo: non mi pare che la Germania non sia in Europa e non abbia problemi di terrorismo. Eviterei di mettere una toppa peggiore del buco”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un’intervista a Radio Radicale.

“Serve una svolta vera alla nostra economia; la sola flessibilità concessa dalla UE che, comunque va riconfermata anche quest’anno, non è abbastanza. Serve una robusta dose di investimenti pubblici, che oggi ruotano intorno al 2% del Pil e devono salire almeno al 3-3,5%, e non parlo di stanziamenti spot ma di investimenti veri su porti, aeroporti, reti, banda ultra larga. Anche Bruxelles sul capitolo investimenti ha le sue colpe, pensa di essersi lavata la coscienza con il Piano Juncker che si è rivelato modesto e quando qualcuno prova a parlare di Eurobond, almeno a sostegno di precisi investimenti, l’ortodossia dell’austerità va in fibrillazione.

Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni forti anche se scomode, puntare sugli investimenti pubblici che creano economia endogena, e su politiche redistributive mai fatte prima. Altrimenti la crescita rimarrà sempre inchiodata allo zero, in Italia come in Europa”.

Qui l'intervista completa a Radio Radicale

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