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Sulla politica internazionale compattezza del PD

23.07.2016

(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Sulle posizioni internazionali dell'Italia c'è un'evidente compattezza del Partito Democratico. Abbiamo davanti sfide epocali che toccano ogni ambito della nostra societa' aperta e globale. La politica del novecento si e' arenata di fronte alle accelerazioni determinate dal progresso e non ha saputo costruire istituzioni all'altezza della sfida. Il conto piu' salato rischia di pagarlo proprio l'Europa". Lo afferma Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a margine dell'Assemblea del PD.

"Socialisti e Popolari, dando le spalle ai cambiamenti, hanno lasciato spazio ai populismi che rischiano di far tornare il vecchio continente ad essere ancora la polveriera del mondo. Oggi Renzi ha fatto una relazione condivisibile e coerente. Ora bisogna essere conseguenti, noi democratici senza fare sconti a nessuno nella famiglia socialista europea. Dagli effetti della Brexit, il Regno Unito non può pensare di fare i propri interessi a discapito dell'UE, al ruolo della Turchia da cui dobbiamo pretendere il rispetto assoluto dei diritti umani e delle regole internazionali al superamento del fardello del terrorismo.

Queste sfide si sommano alla debolezza dell'Europa e hanno un unico comune denominatore: la condizione delle classi medie e le speranze e i sogni delle nuove generazioni. L'Europa politica può vincere la sfida se affronta i nodi come solo uno Stato vero sa fare. A Ventotene Hollande, Merkel e Renzi devono parlare la stessa lingua pensando al futuro dell'Europa e non alle elezioni del 2017 e 2018, altrimenti avremo perso tutti e avra' vinto proprio quella dittatura dell'istante richiamata piu' volte nella relazione di Renzi", conclude Boccia

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