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Su MPS non ha senso lasciar fare a mercato Stato intervenga ora; Cdp entri nel fondo Atlante col 45%

25.07.2016

(ANSA) - ROMA, 25 LUG - "Se tutto va bene e i privati interverranno con i capitali necessari tiriamo un sospiro di sollievo, se le cose vanno male, invece, paga Pantalone, cioè lo Stato, ma senza aver gestito alcunché". Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, critica così - in un'intervista a QN - il piano per mettere in sicurezza il Monte dei Paschi di Siena, che prevede un intervento pubblico solo in extremis.

"Non ha senso - a suo avviso - parlare di soluzione di mercato e fare intervenire lo Stato solo in ultima istanza, a partita chiusa, nel caso in cui manchino i capitali. Se lo Stato deve immettere risorse allora che gestisca l'intervento sin dall'inizio". "Cassa Depositi e Prestiti potrebbe entrare al 40-45% in Atlante (o nel fondo preposto). Fondo che dovrebbe accogliere i capitali, non solo di banche italiane, ma anche di grandi banche internazionali. In questo modo si potrebbe intervenire con soldi veri: diversi miliardi", sottolinea.

"Io non sono convinto che l'Ue non sia d'accordo", ma è necessario negoziare con maggiore credibilità: "Diciamo - osserva - che in passato è stato applicato il ritornello dei 'vorrei ma non posso'. I ministri dell'Economia, Pier Carlo Padoan compreso, sono andati periodicamente su e giù per l'Europa riportando risultati modesti"

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