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Questione morale? Chi generalizza offende migliaia di volontari dem

10.05.2016

Anche M5S permeabile

“La questione morale? Ho sempre diffidato dei censori che salgono sulla pedana e danno patenti di moralità. Nel Pd c'è consapevolezza del grado di corruzione presente nel paese che va combattuto duramente. Il M5S commette l’errore di ergersi a censore e generalizzare. Questo atteggiamento offende profondamente tutta la comunità democratica che concepisce la politica come servizio e tutti i giorni, con grande sacrificio, alzano la saracinesca di un circolo. Perché se iniziamo a generalizzare allora dovremmo dire che tre casi sui 17 comuni amministrati dal M5S sono tanti rispetto ai casi contestati al Pd rispetto ai 50mila amministratori esistenti. Ma con questi ragionamenti non solo non si va lontano ma si alimenta il peggior qualunquismo. Insieme abbiamo la necessità di tener fuori dalla porta chi delinque fuori e dentro le istituzioni. Perché non sono certo le istituzioni a cambiare le persone se uno è rigoroso e onesto fuori lo sarà anche dentro, e viceversa.

Se i partiti sono in grado di selezionare una classe dirigente all'altezza dimostrano di essere fulcro insostituibile del rapporto tra società e istituzioni. Io credo ancora che siano fondamentali e più trasparenti e contendibili sono più saranno capaci di svolgere il loro ruolo. Noi per questo facciamo i congressi, gli altri no. Ma poi in base a non si sa cosa salgono sulla pedana e fanno i censori, salvo poi scivolare facilmente".

"Per non parlare poi della memoria corta quando ci sono casi come quello di Penati. Non ho ancora sentito nessun censore di allora scusarsi. È questo vale anche per i censori a intermittenza presenti nel mio partito". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Coffee Break su La7.

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