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Il decreto Ilva così non va, tutelare imprese fornitrici

19.01.2015

ROMA, 19 GEN - "Da quando l'Ilva e' stata commissariata, il 5 giugno 2013 con Bondi e il 6 giugno 2014 con Gnudi, gli imprenditori e i lavoratori dell'indotto hanno continuato a rifornire costantemente l'azienda, spesso su esplicita richiesta dello Stato, pur sapendo che era una situazione a rischio. Adesso che l'Ilva e' in amministrazione straordinaria non si puo' dire alle stesse aziende che i crediti per tutte le attivita' effettuate nei mesi scorsi non li rivedranno piu'. E' inaccettabile, mi auguro che il governo dia delle risposte chiare e in Parlamento faremo in modo di correggere il decreto". Cosi' Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, incontrando gli oltre 200 imprenditori dell'indotto Ilva che oggi stanno manifestando a Roma. Boccia che gia' piu' volte aveva manifestato perplessita' sulle caratteristiche del Decreto Ilva, ha garantito ai manifestanti che "non si puo' piu' dare deleghe in bianco a nessuno. Il Parlamento dovra' intervenire con numerose correzioni, per garantire che il decreto vada, effettivamente, nella direzione di un intervento straordinario e organico per lo sviluppo di Taranto e della siderurgia italiana"(Ansa).

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