RASSEGNA STAMPA

Web tax, Confalonieri: i big della reti e sono pirati colonizzatori

01.07.2014

Il mondo della tv cerca nuovi fondi: da internet. "Dalla presidenza italiana del Consiglio dell'Ue mi aspetto una reazione in merito alla web taxi e spero quindi che Renzi, oltre all'annunciata flessibilità, porti a casa qualche risultato su questa tematica" ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, parlando al convegno " Economia digitale e industria culturale", ieri alla Camera dei deputati. Per Confalonieri, "i cosiddetti ove the top, in cui spiccano colossi come Google e Facebook, stanno facendo concorrenza sleale perché non c'è una parità di trattamento con gli operatori tradizionali come noi a livello fiscale. Quello che chiedo è quindi che abbiano lo stesso trattamento nostro", ha aggiunto i manager osservando che "possiamo chiamare questa tassa come vogliamo, non importa, ciò che conta è che venga messa perché questi signori stanno facendo pirateria e rappresentano il nuovo colonialismo". Quanto all'ipotesi di una multa da infliggere agli over the top, linea sulla quale si è già orientata la Francia e il premier Manuel Valls, "qualsiasi misura è bene accetta perché noi ci stiamo soltanto impoverendo", ha detto Confalonieri. "Sono convinto che il premier, Matteo Renzi, ponga la questione della Web Tax come prioritaria per il semestre di presidenza italiana del consiglio dell'Ue, perché è una questione di civiltà per l'Europa", ha detto il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia, intervenendo al convegno "Economia Digitale e Industria Culturale". Per Boccia, " economia digitale ed economia reale devono diventare un tutt'uno", ha sottolineato, ricordando che una multinazionale come la Coca Cola deve aprire una partita Iva se vuole essere presente in uno dei paesi dell'Unione Europea, mentre questo non accade per chi è presente su internet.

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