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Ma il sostegno al governo non è negoziabile: ed Enrico sarà sempre leale con Renzi

10.10.2013
ROMA -Lettiano della prima ora,vota Renzi con convinzione.«Matteo coniuga tradizione e cambiamento. Rappresenta la migliore sintesi tra la storia dell`Ulivo,il Pd e il futuro. Che, va detto, deve essere affidato nelle mani delle nuove generazioni». Francesco Boccia rompe gli indugi. E si schiera con il sindaco di Firenze: «Al congresso sosterrò lui». Si schiera con Renzi, ma sostiene Letta. I due, dicono, in futuro potrebbero sfidarsi. «Per me il sostegno al governo Letta, nel solco tracciato da Napolitano , non è negoziabile. Noi abbiamo il dovere di cambiare il Paese, per fargli superare definitivamente il "ventennio" e per andare anche oltre gli errori fatti dalla sinistra». Lei è stato molto duro, con la sinistra. «Da sempre sono per il Pse. A Londra ero iscritto al Labour Party ed ero nel Pse, nella Margherita era un tabù e nei Ds andava detto sottovoce per non far arrabbiare gli alleati. Sembra preistoria, era l`altroieri. Dobbiamo smetterla di chiederci perché gli italiani non capiscono la sinistra. Renzi può e deve "asfaltare" quella nuova via della sinistra italiana, che porta il Pd a capire la società italiana e non viceversa. Quella saccenza, quella superiorità anche morale ? spesso sbattuta in faccia agli avversari - a volte impropriamente, ci ha Sindrome Renzi deve stare attento a non distruggere piante sane e erbacce. Però può farci guarire dalla sindrome della sconfitta vittoriosa fatto spesso di vere vittoriose sconfitte. Renzi può portare il Pd fuori da questa sindrome e l`esempio di Letta- che sta facendo un lavoro straordinario, che resterà sui libri di storia-può essere per lui e per noi lo spot migliore». Il premier potrebbe scegliere il sindaco? «Letta sarà sempre leale con Renzi. Lo prova la sua neutralità che fa rima con serietà per chi oggi dirige un governo di servizio. E Renzi ripagherà quella lealtà con lealtà». Ad agosto aveva elaborato un documento molto duro con la vecchia classe dirigente. Molto "renziano", fu rilevato. «È un`idea di rinnovamento che passa per una comune assunzione di responsabilità. Del governo verso il Pd. E del nuovo gruppo dirigente verso l`impegno per le riforme. Nasce lì la ragione di vita del governo e la sfida di una nuova sinistra». Raccoglierà critiche dagli avversari di Renzi. «Pur sapendo di andare incontro a critiche certe ho auspicato la sintesi tra Letta e Renzi. Sono un patrimonio inestimabile della nuova storia della sinistra italiana, moderna ed europea» Sembra più renziano di Renzi. Nessun appunto al sindaco? «Deve solo fare attenzione a non distruggere piante sane assieme a erbacce... Guidare un partito di massa come il Pd è una sfida difficilissima, non lo si fa con la bacchetta magica, ma solo con il lavoro di ogni giorno, mettendoci sempre la faccia». E Gianni Cuperlo? «È una persona seria, raffinatissimo intellettuale. Lo stimo tanto e glielo dico sempre, ma credo sia arrivato il momento di Matteo. Sembra strano, ma il suo migliore alleato è la stabilita di governo. Potrà puntellare il partito e preparare una vittoria vera epiena del centrosinistra». Centrosinistra, dice. E possibile un`intesa Renzi-Vendola? «Possono convivere. Nichi é uomo delle istituzioni. Ma sul governo sbaglia: assumersi responsabilità non significa contaminarsi».

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