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22.10.12 - NOVITA' IN ARRIVO PER IL FISCO DETRAZIONI IRPEF SELETTIVE ( da Il Messaggero del 22.10.2012 pagina 3 )

22.10.2012
Roma ? Retroattività delle detrazioni e taglio dell'Irpef aumento dell'Iva. Il fisco rimane in primo piano, ma nella partita di poker sulle modifiche alla legge di stabilità entrano anche la scuola e, più alla lontana, le dismissioni. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, l'ha detto chiaramente: «Così com'è, la manovra sulla scuola non la votiamo». In ballo ci sono 240 milioni nel 2013 e 721 nel 2014 ottenuti aumentando l'orario dei professori nelle medie e superiori da 18 a 24 ore, con un conseguente taglio di circa 20.000 precari. L'ipotesi su cui si ragiona è di salire da 18 a 20-21 ore visto che, osservano i tecnici, la spending review aveva comunque già stabilito la necessità di una riduzione di circa 200 milioni che sarà difficile annullare. La disponibilità del governo «a saldi invariato), nuovamente confermala ieri dal ministro Corrado Passera, non deve però illudere. Perle detrazioni Irpef si parla di una revisione seletti va e il ministro dell'Economia Grilli ha indicato una soluzione agganciata al reddito Isee (sarà rivisto entro fine anno): «Una sorta di Isee a fini fiscali», ha detto, ma ci vorrà più tempo. «Non c'è spazio - ha concluso - per controriforme ». Nonostante le dichiarazioni bellicose della maggioranza, è dunque difficile aspettarsi una rivoluzione nell'impianto della legge finanziaria. Lo sa bene il relatore del Pd, Pier Paolo Baretta che infatti chiede prudentemente «di rimodulare la distribuzione tra la riduzione dell'Irpef e l'aumento dell'Iva » e propone «un serio confronto tra la maggioranza e il governo». E lo sa anche un navigatore di lungo corso delle manovre finanziarie come Giuliano Cazzola (Pdl): «La difficoltà è di mantenere i saldi. Tenerli fermi significa dare e negare al tempo stesso la disponibilità, alla fine i cambiamenti saranno modesti». Le soluzioni? «Una delle più probabili è la rinuncia alla riduzione delle aliquote Irpef e lo slittamento in avanti dell'aumento dell'Iva. E poi si può ricorrere alle dismissioni». Il problema è che rinunciare a un solo punto di aumento delle aliquote sui consumi significa perdere 3,3 miliardi di gettito nel 2013 e 6,6 nel 2014. Mentre l'Irpef ne vale 6 che si riducono a 4,9 recuperando 1,1 miliardi con il taglio retroattivo di detrazioni. Vi è dunque uno scarto di quasi 2 miliardi di euro. Come coprirlo ? per il Pd Stefano fassina sono tre i punti critici : fisco, scuola e l?aumento dell?iva per le cooperative sociali. Dove trovare le coperture ? ? Riducendo la spesa, corrente e in conto capitale della Difesa ? risponde ? e attraverso una selezione attenta delle agevolazioni fiscali. La riduzione della spesa, per interessi, determinata dal calo dello spread, non può essere portata a copertura ?. Francesco boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo pd alla Camera, ripropone la patrimoniale-temporanea, per tre anni, sui redditi oltre 1,2 milioni l?anno. Sul fisco o si fa un?operazione schock, che dia dei risultati significativi oppure così non ha senso. Una cosa cera : la retroattività delle detrzioni va rimossa. Per recuperare risorse i potrebbe portare la Tobin tax dallo 0,05% su tutte le transazioni allo 0.1 % solo sui derivati. Il Pd ha in programma una serie di riunioni per definire la strategia sulla legge di stabilità. Il relatore alla Camera, Baretta, è già al lavoro con le prime valutazioni. «15 miliardi dirottati dall'Iva all'Irpef - afferma, ragionando su quel punto di. aumento non utilizzato -danno un vantaggio molto basso e colpiscono soprattutto i ceti bassi e quelli medio-bassi.I benefici si annullano a vicenda ». Baretta cerca soluzioni praticabili e finalizzate al risultato. Per esempio, utilizzare il fondo di 900 milioni accantonato dal ministro dell'Economia Grilli per interventi di natura sociale a beneficio degli incapienti. Oppure puntare ad una operazione «di pulizia selettiva delle detrazioni».

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