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Aumentano i posti in terapia intensiva, dobbiamo correre più veloci del virus

19.03.2020

Stiamo facendo ogni sforzo possibile per correre più veloce del virus e creare sempre più nuovi posti di terapia intensiva. È una corsa contro il tempo ed è l'unico sforzo serio che Regioni e Stato hanno il dovere di fare senza alcuna pausa. Tutto il dibattito restante, o a volte, la corsa alle ordinanze, è marginale e secondario rispetto a quanti posti di terapia intensiva ci sono in più in ogni regione.

Prima della crisi eravamo a 5 mila e 300 posti di terapia intensiva, oggi siamo oltre i 7 mila e 200 e stiamo andando avanti per raddoppiarle nel giro di qualche settimana. L'obiettivo indicato sin dall'inizio alle regioni dal Ministero della salute deve essere l'impegno assoluto per tutti. Le energie di tutti i livelli istituzionali devono essere concentrate su questo. Serve solidarietà e la stiamo attuando ogni giorno con il sistema Cross, ad oggi sono 59 i pazienti trasferiti dalla Lombardia verso altre regioni. Solidarietà che avviene ogni giorno con l'intervento dello Stato per supportare tutte le regioni, sopratutto quelle nelle condizioni più critiche. In questa fase serve rigore e disciplina nei comportamenti di ognuno e nel raccordo tra regioni e comitato operativo nazionale. Protezione civile e commissario Arcuri sono concentrati senza sosta nell'acquisto, requisizione e distribuzione di tutti i materiali necessari.

È un lavoro h24 che il governo sta facendo con i ministri competenti per aiutare tutte le regioni a vincere questa battaglia contro il tempo.

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