“Ho approfittato di Digitalia, gli Stati generali dell'innovazione di Articolo Uno, per ossigenarmi un po' e tornare per un pomeriggio ad una mia vecchia passione: il digitale.
Oggi, investire in banda larga vuol dire investire nella competitività del sistema Paese. Il digitale ha trasformato il mercato dei media e delle telecomunicazioni che oggi è caratterizzato da tre macro blocchi: le Over the top (OTT), colossi che non hanno quasi mai la sede fiscale principale in Italia, pagano ancora poco o nulla di tasse e assorbono gran parte della capacità della nostra rete con punte che vanno oltre il 75/80% della sua potenza di connessione; il secondo blocco sono le aziende che garantiscono la connettività e investono in infrastrutture di rete; il terzo blocco sono le aziende che producono i contenuti e i servizi che attarverso la rete arrivano a tutti noi.
Questi ultimi due blocchi devono trovare moderne forme di aggregazione, perché se è vero che la banda ultralarga deve arrivare in tutto il Paese è anche vero che dobbiamo metterci anche i contenuti, per questo è fondamentale in questa fase storica una forte sinergia con francesi, spagnoli e tedeschi.
Il PD è pronto a fare questo passo, perché su questo tema si gioca il futuro della società moderna e della democrazia nel mondo al tempo della società e dell’economia globale digitale”.
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.