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A chi predica solo rabbia noi porgiamo sempre l'altra guancia

29.08.2020

"Sta finendo anche agosto, il Paese è ripartito. Ora ci attende una nuova fase, dobbiamo farcela anche stavolta. La sicurezza sanitaria viene sempre prima della propaganda.

Le istituzioni vanno sempre servite con lealtà, rigore, senso del dovere e rispetto della giustizia, a maggior ragione in una fase delicata della storia come quella che viviamo. Chi tra noi ha il privilegio di servirle è chiamato al massimo senso di responsabilità. Vale per tutti. Per chi è maggioranza e chi rappresenta l’opposizione. Vale per chi rappresenta un’amministrazione centrale così come per chi rappresenta un governo locale. Rispetto, prudenza, ascolto delle ragioni degli altri sono un dovere per un rappresentante delle istituzioni.

Ogni giorno c'è una parte dell’opposizione che predica odio, alimenta rabbia e conflitti, preannuncia disastri e danni al Paese, quasi auspicandoli. Non ho mai criticato la loro azione politica perché ogni scelta è legittima, ma sarebbe un bene per il Paese se, per difendere l’Italia in un momento così, le forze si sommassero e non si sottraessero.

Sta finendo un’estate che poteva essere drammatica e invece è stata di ripartenza del Paese; auspicare almeno un autunno collaborativo diventa naturale. Durante la fase più drammatica della crisi sanitaria c'è chi ha criticato ferocemente le misure rigorose messe in campo, alimentando uno strisciante e pericoloso negazionismo, ma è grazie a quelle scelte dolorose che l'Italia ce l'ha fatta.
E, nonostante l'aumento dei casi delle ultime settimane, gli italiani hanno dato prova di poter convivere con il virus meglio di tanti altri Paesi al mondo.

La lotta al Covid-19 ci ha messo tutti a dura prova e ci ha chiesto sacrifici e responsabilità. Oggi serve ancora di più il contributo di tutti perché l'unica strada che abbiamo di fronte per tenere sotto controllo il virus restano i nostri comportamenti: distanza, mascherine, rispetto per le regole e rigore massimo.
Lasciamo agli odiatori le urla, la negazione della realtà, la sottovalutazione irresponsabile dei rischi. La nostra priorità, oggi come ieri, resta la tutela della vita e della salute di ogni cittadino. Perché se salute e vita sono protetti, anche l’economia e i posti di lavoro ne traggono benefici evidenti.

Continueremo ad agire ricercando ogni giorno il dialogo e chiedendo sempre la leale collaborazione tra tutti i livelli istituzionali. La ricerca di soluzioni comuni concrete e condivise hanno fatto diventare l’Italia uno dei Paesi più sicuri e rispettati al mondo”.

Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

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