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M5S e Lega contro decarbonizzazione italia entro 2040. In commissione votano contro e smentiscono Conte

04.06.2019

“Non solo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel Consiglio Europeo di marzo non si era schierato con i Paesi favorevoli al percorso di decarbonizzazione integrale guidati dalla Francia, con Spagna e i Paesi del Nord entro il 2050, di fatto posizionandosi con i Paesi legati agli interessi sul carbone, come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Germania, ma mentre oggi a Torino annunciava che in Italia ‘elimineremo la produzione di energia a carbone entro’ un improbabile ‘2025’, i suoi deputati votavano, insieme alla Lega, contro la proposta PD sulla decarbonizzazione integrale  entro il 2040”. Così Francesco Boccia, deputato e economista PD, primo firmatario dell'emendamento sulla decarbonizzazione dell'Italia entro il 2040, nel corso della sospensione della commissione Bilancio sul decreto Crescita.

“Ho ribadito anche oggi in commissione che, se negli obiettivi europei 2020 l’Italia è assolutamente in linea con fonti green al 20% del mix energetico e poco più del 18% sui consumi finali, grazie al lavoro fatto nel decennio scorso, sul 2030 siamo in grave ritardo e le strategie messe in campo da Mise e Ministero dell’Ambiente sono impalpabili e fallimentari. Mentre l’indice ENEA ISPRED su base annua ha sfiorato -8%, è evidente a tutti che l’Italia se non cambia strategia non raggiungerà il 30% di rinnovabili entro il 2030.

Con il voto contrario di oggi all’emendamento PD sulla decarbonizzazione entro il 2040 – conclude Boccia -  il M5S dimostra di essere sulle politiche ambientali al guinzaglio della Lega. La riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia così diventa una chimera”.

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