RASSEGNA STAMPA

Nessun risarcimento al Meridione In Parlamento norme da cambiare

18.10.2015

Intervista rilasciata a Nando Santonastaso, pubblicata su Il Mattino 

La rotta complessiva della Stabilità funziona, quella per il Sud molto meno. Francesco Boccia, presidente Pd della Commissione Bilancio della Camera, è tra i tanti che aspettano di leggere il testo definito della manovra, quello per intenderci che dovrà essere quanto prima recapitato al Capo dello Stato.

Ma intanto una valutazione di fondo, «basandoci unicamente su quanto detto in conferenza stampa dal premier e da Padoan e sui lavori del Consiglio dei ministri», si può fare. «E non mi pare che il Sud abbia ottenuto il risarcimento che attende da anni sul piano infrastrutturale dallo Stato», dice l' economista pugliese.

Il ministro Padoan dice che le risorse ci sono, arriveranno dalla clausola degli investimenti.
«Ci auguriamo tutti che abbia ragione, nel senso che l' Europa sblocchi quell' ulteriore margine di flessibilità chiesto dal governo. Ma intanto di questo al momento non abbiamo certezza. E poi, come sa bene il ministro Padoan, le opere che dovrebbero essere cantierate entro il 2016 per poter usufruire dell'eventuale accelerazione di spesa Ue sono già note e sono già state finanziate con i fondi destinati al Sud visto che parliamo di co-finanziamenti. Di fatto non è una spesa aggiuntiva, insomma».

Anche lei insomma si aspettava indicazioni più chiare a proposito del Mezzogiorno?
«Io credo che bisognerà lavorare a fondo in Parlamento per migliorare il testo del governo al quale, però, va dato atto di avere puntato su obiettivi chiari: il taglio delle tasse su famiglie e imprese, ad esempio, è un obiettivo ampiamente condivisibile. Mi sarei aspettato più coraggio sulla riduzione della spesa pubblica».

E sul Sud?
«Io credo che i nodi della decontribuzione per i nuovi assunti e del credito d' imposta per le imprese meridionali debbano essere seriamente affrontati. Sul primo punto ho presentato una proposta di legge che punta ad estendere gli sgravi fino al 2020 per incentivare maggiormente le imprese ad investire nel Sud e a creare nuova occupazione. Per il credito d' imposta va bene l'ammortamento al 140% dei nuovi macchinari ma al Sud dovrebbe essere reso automatico. Terzo punto: la banda ultra larga. Per il Mezzogiorno dev' essere ribadita a tutto tondo».

Il governo temeva lo stop di Bruxelles per gli sgravi...
«Preoccupazione fondata. Ma se non passa il principio del risarcimento al Sud, penso al solo versante infrastrutturale ad esempio, la svolta non ci sarà. Il Mezzogiorno deve sicuramente diventare più efficiente, pulito e prendere le distanze in maniera chiara e netta dalla criminalità organizzata. Ma poi non vorrei che la Napoli-Bari ad alta capacità facesse la fine della Salerno-Reggio Calabria quanto ai tempi di realizzazione».

E allora?
«E allora c'è un tema politico che va colto anche attraverso la Legge di stabilità. Bisogna emancipare il Sud dall'intermediazione della politica. Aboliamo i bandi, chi cerca e offre lavoro non deve più passare per questo o quel politico. Ecco perché le misure per le assunzioni dei giovani e il sostegno alle imprese sono importantissime».

Non ha pesato in alcune valutazioni del governo la circostanza di un Sud diviso a differenza di un Nord più compatto e dunque affidabile?
«Non c' è dubbio che dal '94 in poi la presenza di uomini del Nord nei governi abbia inevitabilmente garantito di più le regioni settentrionali, anche se lo scenario di riferimento restava l' Italia nel suo complesso. Penso al ricatto leghista sulla secessione che sicuramente ha influenzato molte scelte in materia di federalismo fiscale. Di sicuro le regioni del Nord difendono molto bene i loro interessi, come il Piemonte che è più indebitato di tante regioni meridionali. Poi però si scopre che molte acuse rivolte al Sud sono infondate».

Per esempio?
«Il numero dei dipendenti pubblici nei Comuni. La media nazionale è di 6,5 ogni mille abitanti: la Puglia è a 4,5 mentre il Piemonte a 7 e il Friuli della mia amica Serracchiani a 10...».

La minoranza del suo partito si darà da fare sugli emendamenti, prevede nuove tensioni?
«Ci sarà sicuramente una discussione ampia all' interno del partito. Adesso ci si concentra sul fatto che non sono stati tagliate Imu e Tasi per i proprietari di ville e castelli che anch'io credo che debbano invece pagare le tasse sulla casa. Detto questo, le decisioni si prendono sempre a maggioranza. E penso che saranno tutti d' accordo sul fatto che quando si decidesse di cambiare i meccanismi redistributivi ci si ricordi che il Sud è in forte credito».

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