RASSEGNA STAMPA

09.08.11 - CRISI: BOCCIA (PD), TASSARE RENDITE AL 20% E STOP CONDONI ALLEVATORI

12.08.2011

(ASCA) - Roma, 9 ago - ''Abbiamo sempre guidato i processi europei, non li abbiamo mai subiti'', quindi ''non esulto se arriva un commissariamento'' del governo. C'e' la crisi e ''abbiamo un problema di credibilita''', ora ''serve un pacchetto di misure, e vorremmo fossero presentate tutte insieme, perche' spostare il pareggio di bilancio o proporre una singola iniziativa non risolve i problemi''. Lo afferma all'Asca il responsabile delle Commissioni economiche del  gruppo Pd alla Camera, Francesco Boccia, alla vigilia dell'incontro tra governo e parti sociali e a due giorni dall'informativa alle Commissioni del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.  Il Pd, spiega, aspetta di capire cosa proporra' il Governo, e attende ''trasparenza'', condizione imprescindibile per qualsiasi confronto. Da una parte,  infatti, ''la manovra cosi' com'e' non va, perche' preleva alle famiglie e alla piccole imprese'', dall'altra occorre che ''si rendano pubblici tutti gli atti che in questo  momento intercorrono tra Governo e istituzioni comunitarie''. Boccia, quindi, suggerisce alcune proposte: ''L'aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie  dal 12,5% al 20%, l'Ici per i piu' benestanti, la revoca dei condoni fatti agli allevatori con le quote latte''. Si pone pero' una questione:  ''Puo' un'alleanza Pdl-Lega riuscire a tassare le rendite e cancellare le quote latte?''. Poi, prosegue Boccia, c'e' il capitolo privatizzazioni: quella di Poste italiane potrebbe anche andar bene. ''Se  Galan pero' propone solo Poste - aggiunge Boccia, facendo riferimento all'intervista del ministro dei Beni culturali, pubblicata oggi dal 'Piccolo' - ricaviamo pochi spiccioli, ma  se vendiamo anche il servizio Banco-Posta allora possiamo ricavare anche fino a 50 miliardi''. L'esponente del Pd invita quindi al confronto: ''Spero che la gravita' della situazione spinga il presidente del  Consiglio al dialogo con l'opposizione, che non c'e' stato e che Tremonti non ha mai voluto''. Dal titolare del Tesoro, prosegue, ''ci aspettiamo un pacchetto di misure per l'Italia, perche' in questi 3 anni ha giocato di rimessa, e ha prodotto molta filosofia e pochi fatti''.    

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