RASSEGNA STAMPA

07.07.11 - ANSA-FOCUS/ SU REFERENDUM VELTRONI TIRA DRITTO, OK DA DI PIETRO LUNEDI' QUESITI IN CASSAZIONE;SU PROVINCE ORA BERSANI PENSA DDL (di Cristina Ferrulli)

09.07.2011

(ANSA) - ROMA, 7 LUG - Il premier Silvio Berlusconi resta fermo nella difesa del orcellum, ''un sistema ottimo per mantenere il sistema bipolare''. Si muove, invece, e pure troppo, il Partito Democratico con i referendari, tra i quali Walter Veltroni, determinatissimi a depositare lunedi' i quesiti pro-Mattarellum nonostante la strigliata del segretario Pier Luigi Bersani. Oggi l'ex leader Pd ha incontrato e incassato l'ok di Di Pietro ed una parziale apertura di Gennaro Migliore (Sel), aggravando i nervi tesi dentro il partito, finito nel mirino delle critiche, interne e esterne, anche per l'astensione nel voto sull'abolizione delle Province. Ne' Veltroni ne' i referendari sono stati convinti dall'annuncio di Bersani che, dopo la direzione del 19 luglio,il Pd depositera' la sua proposta di legge elettorale per arrivare ad una riforma in Parlamento e non per via referendaria. Anche perche' e' irremovibile l'ex senatore Stefano Passigli, promotore del referendum 'proporzionalista',che pero' oggi perde un sostenitore di peso, l'Udc. Pier Ferdinando Casini, infatti, dopo averlo apprezzato, oggi annuncia il ''passo indietro'' dell'Udc perche' ''i partiti devono legiferare, e bene, in Parlamento'' e non attraverso i quesiti referendari. Stamattina l'ex segretario ha incontrato il leader Idv Antonio Di Pietro che ha dato il suo sostegno a sostenere la campagna referendaria per il Mattarellum. D'altra parte l'ex pm, mai avaro di frecciate al Pd, gia' aveva criticato l'inerzia dei democratici sulla legge elettorale. Cosi' come oggi torna alla carica contro l'astensione del Pd sull'abolizione delle Province, annunciando una proposta di legge di iniziativa popolare per sopprimerle e un referendum anti-casta per abbattere i costi della  politica. ''Demagogia'' per il segretario Pd che pero' vuole uscire dall'angolo sia rispetto  alla legge elettorale sia sulle Province. ''Confondere i costi della politica con il tema  delle istituzioni - attacca Bersani - come si sta facendo in una confusa discussione sulle province, e' un nonsenso. Di questo passo si potrebbe arrivare a reintrodurre la figura dei podesta', tanto per risparmiare''. Per rilanciare il Pd sta mettendo a punto un disegno di legge, da presentare in Senato, che non abolisca tout court le Province ma, come spiega il deputato Francesco Boccia, tagli ''i costi dei politici''.

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