NEWS

Zes giuste anche al Nord. Puglia e Veneto possono trainare attrazione investimenti

30.10.2017

Rivoluzione logistica e più autonomia Regioni

“La scelta dello scorso anno del governo di istituire zone economiche speciali solo al sud dobbiamo considerarlo solo il primo passo. Lo scopo è di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi che consentono lo sviluppo delle imprese già operanti e l'insediamento di nuove imprese. C'è una rivoluzione in corso nella logistica anche per l'impatto del digitale, abbiamo il dovere di attrarre il maggior numero di investitori in Italia. Puglia e Veneto sono un esempio di Regioni efficienti e virtuose, rappresentanti di due zone del Paese che non chiedono, ma fanno. Per questa ragione vi dico che non ci saranno resistenze da sud per la Puglia contro le regioni de Nord, anzi. Il Sud rappresentato dalla Puglia di Emiliano è aperto alla competizione e alle alleanze.

Sulle Zes serve un'alleanza Sud-Nord che può essere rappresentato da queste due Regioni nell'interesse dell'intero Paese. Non c’è competizione tra Sud e Nord o tra Puglia e Veneto. Dobbiamo tenerci per mano e sfidare i mercati aperti insieme”.  Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo a Venezia al convegno “Zone franche e Zone Economiche Speciali”, organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta – Lagunare; presenti tra gli altri anche il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta.

“Porto Marghera e Taranto – ha continuato Boccia - hanno storie straordinarie che possono essere rilanciate anche e soprattutto al tempo del digitale. Navi e logistica restano un punto fermo, anzi ancora più strategico nel nuovo capitalismo. Servono nuove regole e maggior autonomia delle Regioni sulla regolazione delle Zes. Sicuramente in Parlamento la discussione durante la legge di Bilancio sarà molto proficua e auspico anche senza distinzioni delle parti politiche.

Questo è uno dei temi da interesse nazionale. Sullo sfondo – ha concluso il presidente della commissione Bilancio - la mia proposta di aprire una discussione seria su un nuovo concetto di servizio universale postale che superi quello attuale e tocchi i pacchi fino a certe dimensioni. La logistica sta cambiando e noi abbiamo il dovere di cambiare le regole per favorire la trasformazione delle nostre imprese e gli stessi consumatori”.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI