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Concorsone nella PA? Meglio tanti ‘concorsini’ veloci, digitali e trasparenti

20.09.2017

Pubblica amministrazione non è tutta uguale

"Nella PA negli ultimi anni sono andati in pensione oltre mezzo milione di lavoratori non sostituiti e altri 400 mila, oggi over sessanta, andranno in pensione a breve. Il personale di molti enti non si è rinnovato, anzi spesso è invecchiato. Fino ad arrivare ad alcune situazioni paradossali, come quella di alcuni piccoli comuni, in cui mancano addirittura vigili urbani. L’emergenza più evidente è tra le forze dell’ordine che vanno ringiovanite. Non si possono tenere in strada poche volanti e con tanti cinquantenni. Per non parlare degli oltre 170 mila insegnanti over 60 che usciranno a breve.

È necessario oggi dare una scossa anche nei metodi di funzionamento della pubblica amministrazione, serve immettere nella Pa giovani digitali con forti competenze tecnologiche. Abbiamo necessità di mettere insieme banche dati, metterle in rete, creare un cloud pubblico.  E sono attività che solo nativi digitali possono fare”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Omnibus, su La7.

"Fa bene il governo a porre la questione delle 500 mila assunzioni ma non ha senso parlare di un concorsone vecchio e polveroso. Andrebbero previsti diversi concorsi piccoli, veloci, seri e trasparenti, ad hoc per ogni comparto, per immettere nella PA nuove risorse. Non si possono mescolare competenze: dalla scuola alle forze di polizia, da Comuni e Regioni alla Magistratura".

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