NEWS

Con Ginefra e Laforgia appello alla comunità Dem per ripartire dai principi dell’Ulivo

29.12.2016

Congresso con regole chiare, trasparenti e senza scorciatoie

“Vogliamo confrontarci civilmente con le regole della politica. A partire dai circoli PD. Serve a questo il congresso nel Partito Democratico. Confronto netto e regole trasparenti, senza scorciatoie o giochi di palazzo. Insieme a Dario Ginefra e Francesco Laforgia abbiamo voluto lanciare a iscritti, militanti, deputati e gruppo dirigente del PD, a tutti i livelli, un semplice appello: ripartiamo dai principi dell'Ulivo, quelli che ci hanno tenuti insieme fino ad oggi, e, vent'anni dopo, adeguiamoli alla società moderna, aperta, digitale e sempre più globale. Più innovativa e sempre meno capace di redistribuire ricchezze e opportunità. Non si può aver paura del confronto, facciamolo anche in maniera aspra ma facciamolo, confrontiamoci con coraggio e senza paura. La sinistra resta sinistra, mette al centro la persona e crede sempre nella riformabilità del capitalismo. La sinistra è alternativa alla destra e ai populismi”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, commenta su Facebook il documento diffuso in rete su iniziativa dei deputati dem Dario Ginefra e Francesco Laforgia.

“Dobbiamo ‘recuperare una connessione con il nostro popolo, dobbiamo riallacciare rapporti politici e sociali, innescando un percorso congressuale ampio, vivace e partecipato. Un congresso aperto al Paese, alle comunità e ai gruppi rappresentativi di interessi collettivi, e non un terreno di competizione e di conquista, esposto alle scorribande dei signori delle tessere. Ci auguriamo che da questo congresso emerga un disegno di partito diverso rispetto ai meccanismi ai quali siamo stati finora abituati. Non più il partito del leader che procede in assenza di segreterie, ma il partito che sa essere comunità operosa e solidale. Non più prateria assaltata dalle correnti e dagli individualismi, ma laboratorio permanente di idee in cui venga rifondato il senso della militanza’. I militanti, quelli che vogliono realmente bene al PD e non si nascondono dietro un insulto, vogliono solo discutere. Invece si tenta in tutti i modi di mettergli il bavaglio”.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI