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La spending review è cosa seria e siamo lontani

22.11.2016

Iniziare dal consuntivo. Blocco turn over è simbolo tagli lineari

(ANSA) - ROMA, 22 NOV -"Nella Riforma del bilancio abbiamo espressamente vietato di ricorrere ad aumenti automatici delle imposte nel caso in cui le previsioni di entrata da parte dei ministeri si rivelassero sbagliate, ma sarà il ministero stesso che dovrà reperire le risorse mancanti dai loro stessi bilanci, una sorta di spending review automatica. Se si vuole fare una spending adeguata dovremmo iniziarne a parlare nel ddl di rendiconto, il cui dibattito rimane sempre confinato tra pochi addetti ai lavori, forse perché' in quell'occasione non ci sono soldi da spendere". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo nel corso della discussione degli emendamenti alla legge di Bilancio, in corso a Montecitorio.

"Discutere oggi di spending, nel corso della discussione degli emendamenti alla legge di Bilancio, dividendoci sulla copertura di tagli con aumento di imposte come fanno alcuni emendamenti rischia - dice ancora Boccia - di essere inutile e anche dannoso. Il blocco del turn over, per esempio, è l'esempio di come non si deve fare spending. Il turn over bloccato è il simbolo dei tagli lineari se consideriamo i comuni o le amministrazioni che non sono tutte uguali.

Già nel 2013 avevo scritto alla presidente Boldrini per iniziare una parlamentarizzazione della spending review, invitando i ministeri a trasmettere al Parlamento la relazione dei consuntivi per permettere alle commissioni di merito di individuare le priorità comparto per comparto. Ma, com’è evidente, non c’è mai stato un seguito. Parte da lì, da una collaborazione costruttiva tra ministeri e commissioni parlamentari competenti, nell'analisi di come e perché si spendono i soldi pubblici, la base della spending anziché' pensarci solo nelle ore precedenti l'approvazione del bilancio di previsione".

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