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Sui numeri dobbiamo essere trasparenti e corretti. Padoan non forzi la mano

10.10.2016

“Qui il problema non è se cresciamo dello 0,9% o dell'1%, stiamo parlando di decimali; ma se vogliamo essere coerenti con la nostra storia. L’Upb è un organo terzo, non entra nel merito, dice semplicemente se le cose scritte sono coerenti o no. Se non sono coerenti significa che alcuni numeri sono stati cambiati. Quando si parla di numeri dobbiamo essere sempre rigorosi , corretti e trasparenti”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo alla direzione del Pd.


“Come spesso accade, in autunno le previsioni dei grafici vanno tutte a Nord-Est, per poi chiudere a primavera a Sud-Ovest. Ma se i grafici a ottobre sono ottimistici, fanno spendere soldi che non ci sono e in primavera si paga il costo, sempre.

Il tema non è la validazione da parte dell’Upb di una crescita all’1% ma con quali fondamentali vogliamo fare il quadro programmatico e con quale rapporto Deficit/Pil. Se avessimo presentato un quadro programmatico con un rapporto Deficit/Pil al 2.2% non ci sarebbero stato questi problemi, invece ci si incaponisce con il confermare un Defici/Pil al 2% con il PIl all’1%; questo è segno di incoerenza. Io mi sarei risparmiato questo imbarazzo e consiglierei al ministro Padoan di non mettere la maggioranza nelle condizioni di approvare una risoluzione su dei numeri nella Nota di aggiornamento al DEF non validati dall’Ufficio parlamentare di Bilancio. Può farlo, ma sarebbe un errore”.

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