RASSEGNA STAMPA

Il nuovo AD di Mps l' ha scelto Padoan, primo azionista, o Jp Morgan?

16.09.2016

Intervista rilasciata a Marco Palombi, pubblicata su Il Fatto Quotidiano

Francesco Boccia, dirigente del Pd e presidente della commissione Bilancio della Camera, a fine luglio aveva rilasciato una dura intervista al Fatto sulla politica del governo in materia bancaria e sulla "inadeguatezza" dell' operato del ministro Padoan in un settore così delicato. Tutto partiva dalla questione Monte dei Paschi di Siena. Per questo gli abbiamo chiesto di fare il punto a distanza di due mesi, proprio mentre il governo - su input di Jp Morgan, l' istituto che gestisce il pastrocchio Mps - ha fatto fuori i vertici del Monte: "A questo punto c' è una sola domanda che va fatta: il nuovo amministratore delegato di Monte dei Paschi è stato scelto dal ministro dell' Economia, maggiore azionista della banca col 4%, o lo ha scelto Jp Morgan? Quando sapremo chi l'ha scelto, sarebbe bene che ci spiegassero anche perché".

Questa è una domanda maliziosa: Il Fatto , citando una telefonata del ministro, ha scritto che Padoan ha ceduto al duo Renzi-Jp Morgan nella vicenda Mps.
Io questo non lo so e la domanda è fondamentale. Ogni giorno ci si dice che bisogna avere fiducia, che il sistema è solido e che c' è solo qualche banca che ha problemi. Il tornante dunque, in questa situazione, è il salvataggio di Mps. Quindi vorrei capire chi ha scelto il nuovo ad Marco Morelli: se lo ha scelto Padoan deve spiegare perché, se lo ha fatto Jp Morgan mi preoccupo anche di più.

Cos'ha contro Morelli?
Nulla di personale, non lo conosco: sto al curriculum. È stato il vicedirettore generale di Mps tra il 2006 e il 2010 con Mussari, Vigni e Baldassarri. E ha fatto anche il banker in Jp Morgan…

Non è reato.

E chi parla di reati? Io penso che Monte dei Paschi è stata messa nei guai da due cose: l' ingerenza della politica e - almeno in un paio di momenti - un management inadeguato, che ha fatto alcune scelte disastrose, su tutte l' acquisto di Antonveneta. Ora io penso che chi ha fatto parte di quel gruppo di manager tutto può fare tranne che occuparsi ancora di banche. Non è che puoi far tornare uno di quel gruppo sul luogo del delitto. Siamo al riciclo.

Da rottamazione a riciclo.
Di più: siamo partiti da "meno banchieri e più credito" e siamo a "banchieri riciclati e meno credito". Nel caso di Siena, ci si dice che Viola e Tononi (l' ex ad e il presidente dimissionario, ndr) non andavano bene. Sarà così, ma allora - dopo aver bruciato 12 miliardi di aumenti di capitale in quattro anni - avrei capito se si fosse scelto un tecnico del massimo standing o di grande reputazione all' estero. E invece no.

Morelli, peraltro, arriva in un momento convulso.
Cruciale, direi. Finora sappiamo che Jp Morgan e un consorzio di banche hanno concesso un prestito ponte per ripulire i bilanci dalle sofferenze, che viene garantito dallo Stato e su cui Monte dei Paschi paga commissioni per centinaia di milioni. Le banche non rischiano nulla e guadagnano, Mps compra tempo a caro prezzo e nel frattempo non si è deciso nulla.

Prima o poi si farà l' aumento di capitale da 5 miliardi.
Chiedo: è quello il giorno del giudizio? Io continuo a dire che nel sistema bancario il governo doveva mettere soldi veri attraverso Cassa depositi e prestiti e non fare pastrocchi: solo così avrebbe messo in sicurezza gli istituti cercando di tutelare i risparmiatori e invece si continuano a chiedere fondi a un mercato che non risponde.

Prima lei diceva: se Morelli è stato scelto da Jp Morgan è preoccupante. Perché?
Significa che l' operazione che si vuol fare è garantire gli interessi di chi ha strutturato il prestito ponte, mentre penso che bisogna garantire azionisti e risparmiatori. A questo proposito, è surreale il silenzio assordante dei senesi…

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