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Quella digitale è una rivoluzione che va dominata, la politica dia gli strumenti

23.06.2016

(ANSA) - BARLETTA, 23 GIU - "Ci sono due atteggiamenti per affrontare una rivoluzione: subirla oppure dominarla. Per la prima non servono strategie: basta adagiarsi sull'immobilismo e farsi trascinare con la speranza, o l'illusione, che lo tsunami possibile non arrivera' mai da noi. Esiste invece un'altra strada, a nostro avviso, piu' giusta, razionale, onesta: per dominare le rivoluzioni bisogna innanzitutto conoscerle". Cosi' Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, aprendo a Barletta la prima giornata di DigithON, la 4 giorni dedicata alla maratona delle idee digitali, cui partecipano, tra gli altri, Fedele Confalonieri, Lucia Annunzia e Giorgia Abeltino di Google.

"Il piu' grande errore che potremmo commettere - ha aggiunto - sarebbe quello di andare incontro alla rivoluzione a compartimenti stagni: gli industriali da soli, i sindacalisti pure, musicisti e attori da un lato e i giornalisti dall'altro come se i diritti d'autore riguardassero solo alcuni talenti e non altri, e poi ancora medici, insegnanti a vari livelli, commercianti". "La questione - ha concluso Boccia - e' evidente che non puo' essere solo culturale ma anche politica. Nel senso di buona politica. Quella che non puo' e non deve dividersi sull'interesse collettivo del benessere comune, ma puo' e deve farlo sugli strumenti".

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