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Per Bankitalia disattivare clausole salvaguardia aumenta incertezza? Problema è stato attivarle

18.04.2016

Con nuovo bilancio saranno cancellate

“Il problema delle clausole di salvaguardia non è quello di accrescere l’incertezza se ripetutamente disattese ma piuttosto averle attivate, utilizzandole in maniera spesso inappropriata, in un preciso momento storico”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, nel corso delle audizioni al Def risponde a Bankitalia sui possibili effetti della disattivazione delle clausole di salvaguardia.

“Il Parlamento con la riforma del Bilancio – che sarà presentata in questi giorni, ha aggiunto Boccia - va, all’unanimità, verso la cancellazione delle clausole di salvaguardia sul futuro. Siamo alla vigilia del deposito in Parlamento del disegno di legge che andrà a definire le nuove caratteristiche del Bilancio dello Stato. Il testo, ormai in via di definizione, prevede, come richiesta unanime di tutti i gruppi parlamentari, l’abolizione delle clausole di salvaguardia. Uno strumento diventato negli anni un vincolo contabile, ma non di sostanza".

"La perdita di gettito" aveva precedentemente sottolineato Signorini di Banca d'Italia, "ammonterebbe a 15,1 miliardi nel 2017 e a ulteriori 4,5 dal 2018 (per un totale di 19,6 miliardi) e verrebbe compensata solo in parte. Queste clausole se ripetutamente disattese possono accrescere l'incertezza".

"Se l'intenzione - ha poi replicato il rappresentante di Bankitalia - è di andare verso un superamento nel lungo termine delle clausole di salvaguardia, non le rimpiangeremo".

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