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Maastricht è vecchio, debito sale anche con consolidamento

24.03.2016

Ok aggiustamento conti in 2016, ma da 2017 puntare su investimenti o implosione Ue

Roma, 24 mar. (AdnKronos) - "Il debito italiano è salito nonostante il consolidamento dei conti", questo dimostra che "Maastricht è vecchio" e "i suoi parametri vanno superati" puntando sugli investimenti. Così all'Adnkronos il presidente della commissione Bilancio alla Camera Francesco BOCCIA sulla scia dell'allarme della Bce verso i paesi ad alto indebitamento.

E sull'ipotesi di un 'ritocco' sui conti 2016 con un aggiustamento pari a circa 2,5-3 mld di euro, dice: "per quest'anno è opportuno rispettare gli impegni, ma nel 2017 bisognerà ribaltare i paradigmi delle regole di bilancio Ue". L'alto debito e di conseguenza la maggiore vulnerabilità agli shock finanziari dimostrano che "la ricetta di Bruxelles per il consolidamento dei conti non ha funzionato, visto che l'Italia negli anni della crisi ha visto crescere il suo debito pubblico nonostante i tagli di spesa effettuati".

Oggi "questa inutile richiesta continua di consolidamento è dovuta alla mancanza di fiducia tra i paesi partner allora - attacca il parlamentare Pd - sarebbe meglio dire basta alle ipocrisie e creare un ministro delle Finanze unico europeo ma allora bisogna mettere insieme, oltre che la moneta, anche il fisco, le banche e il debito o l'Europa rischia di implodere".

"Maastricht è vecchio, serve un patto europeo per capovolgere i paradigmi sul deficit e debito - insiste - e puntare su un livello di investimenti pari al 3,5% del pil". Un fronte questo su cui il governo "si sta battendo, ponendo la questione sul tavolo Ue ", afferma. Tra le battaglie da fare per BOCCIA c'è innanzitutto la soppressione dal bilancio delle invise clausole di salvaguardia, i rialzi di Iva e accise automatici in caso di mancato rispetto degli impegni Ue.

"Vanno abolite -spiega - perché l'accumularsi di queste clausole su un arco pluriennale, più altri automatismi, altera la volontà del legislatore e le fondamenta del processo decisionale dello Stato". Come procedere allora in caso di sforamenti dei vincoli di finanza pubblica? "Si va in Parlamento e si votano le misure necessarie, volta per volta quando arriva il problema, ma - attacca - non si possono decidere oggi interventi fiscali automatici per i prossimi 3-4 anni". D'altra parte, conclude, "la Germania non lo fa".

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