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In atto una scomposizione dei partiti, sia a sinistra che a destra

17.03.2016

“Il primo effetto dell’Italicum è la ricerca da parte dei partiti dell’autosufficienza, l’obiettivo per le prossime elezioni non sarà più quello di aggregare coalizioni intorno ad una stessa idea di società, di scelte economiche, di Europa e di alleanze internazionali, ma saranno i singoli partiti che proveranno a contendersi singolarmente il consenso degli elettori.

Oggi, nel panorama politico italiano c’è in atto un’evidente scomposizione, a sinistra è iniziata prima e si chiuderà con il congresso del PD nel 2017, dopo il referendum sulle riforme, e lì ognuno potrà proporre la propria idea di sinistra riformista. Nel centrodestra, in cui notoriamente il leader non lo decide un congresso, la resa dei conti si sta consumando sulla pelle del candidato sindaco di Roma, saranno gli elettori a dire chi in quell’area politica detiene la leadership.

Continuo a pensare che sia meglio confrontarsi in un congresso che sulla pelle di una città. Resta però per tutti sullo sfondo la differenza tra le scelte di coalizione sui territori e l’effetto italicum. Questa dicotomia determina scomposizioni che non vanno sottovalutate né a destra e né a sinistra”.  Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Omnibus, su La7.

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