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Parigi non incide sulla crescita, dirlo è un alibi

01.12.2015

“Il terrorismo e il clima di questi giorni non incidono sulla crescita. I portafogli industriali sono stati costruiti mesi fa, i programmi di investimento come le assunzioni sono state già decisi per tutto il 2015, i costi delle commodities soprattutto petrolio e gas non hanno subito contraccolpi e la finanza pubblica è stata tenuta sotto controllo attraverso l’ombrello protettivo della Bce. Dire che dal 13 novembre, giorno dell’attentato di Parigi, l’impatto negativo incide sull’anno o è ingenuo o è un inutile alibi”. Così sul suo blog Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

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