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Avanti uniti su riforme, Verdini mai alleato

03.10.2015

Basterebbe chiarirlo, in caso contrario è tema da Congresso

(ANSA) - ROMA, 3 OTT - "Quello che alcuni fanno finta di non vedere non è se i voti di gente come Verdini, Barani & C., sono aggiuntivi o sostitutivi per le riforme. Le riforme vanno fatte (bene, non come la riforma delle province o quella costituzionale del Titolo V) e approvate, il tema politico rilevante è se questi profili politici da sempre rappresentanti di una concezione direi 'operativa' piu' che culturale, del centrodestra italiano, possano proporre alleanze politiche al primo partito della sinistra italiana". Lo scrive il deputato Pd Francesco Boccia su Facebook.

"Questo è il tema che nell'ultimo congresso, quello del 2013, non e' mai stato sfiorato, anche perché se qualcuno l'avesse fatto sarebbe stato internato e sicuramente non sarebbe mai stato sostenuto dagli elettori democratici. Oggi basterebbe dire con chiarezza 'questi se vogliono votare le riforme come qualsiasi altro componente del parlamento italiano, sono liberi di farlo. Ma noi, il Partito Democratico italiano, non si alleera' mai con liste, movimenti e partiti riconducibili a esponenti che hanno una visione della societa' da noi avversata'"

"Insomma, basterebbe chiarire che con questi personaggi non faremmo mai alcun accordo politico di governo della cosa pubblica, a Roma in Parlamento come in ogni altra città italiana. Semplice no? In caso contrario, sarebbe inevitabile confrontare nuove linee e una nuova idea di sinistra in un congresso che, come giustamente ricorda sempre il segretario Matteo Renzi, ci sarà nel 2017", conclude.

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