RASSEGNA STAMPA

Pensare con la propria testa non vuol dire essere sleali

13.03.2014

Intervista a Alessandro Di Matteo pubblicata su Il Secolo XIX

Francesco Boccia è presidente della commissione Bilancio della Camera, che per prima dovrà valutare le misure economiche annunciate da Renzi. Boccia è lettiano e ricorda che le misure sono possibili grazie alla legge di stabilità del governo Letta, ma promuove la scelta sull`Irpef. E al premier manda un avvertimento, sulla legge elettorale: «Basta propaganda, accetti il confronto».

Renzi dice di avere fatto la manovra economica più di sinistra di sempre..

«Su un punto siamo tutti d`accordo: la riduzione del cuneo fiscale. Su questo non ci sono dubbi...».

Giusto mettere i 10 miliardi sull`Irpef?

«Giusto iniziare così, come sarà giusto di qui a tre mesi fare un`altra operazione di pari intensità tutta sull`Irap, perché è opportuno farlo. Lo shock deve essere vero. Dieci sull`Irpef e altri 10, prima del semestre Ue, sull`Irap».

Con quali soldi?

«Questi dieci li abbiamo presi da Letta. Noi in Parlamento siamo prontissimi, dovranno correre su binari Tav. Speriamo che il governo faccia presto. Tre miliardi c`erano già in legge di stabilità, bisognerà capire di quanto il governo decide di modificare il rapporto deficit-Pil che Letta ha lasciato al 2,6% e quanto dei tagli di Cottarelli si decide di destinare al cuneo fiscale».

Ma perché non lo ha annunciato il governo Letta?

«Il governo Letta non l`ha fatto perché non c`è più! Queste cose si possono fare ora perché è stata approvata quella legge di stabilità. Bene il taglio del cuneo, bene anche il Jobs act. Poi, sullo sfondo, ci sono i dubbi...».

Ma dopo quello che è successo sulla legge elettorale sicuri che si andrà avanti spediti?

«Io l`ho trovata un gran pasticcio. Avevamo detto mai più liste bloccate, parità di genere, primarie per legge, mai più liste civetta e non ci sono... Mi pare che il risultato sia "Pd zero, Verdini uno". Poi magari pareggiamo al Senato...».

Lei non ha votato la riforma. È stata una manovra per cercare una "rivincita" del congresso, come dice Renzi?

«Basta con la propaganda, qui nessuno può permettersi di fare propaganda. Pensare con la propria testa non vuol dire essere sleali. Il segretario e premier deve abituarsi al confronto. Io non porto il cervello all`ammasso solo perché si deve tenere in vita la doppia maggioranza con Fi. Berlusconi entri al governo e faccia le trattative, se vuole».

È dato di fatto che un pezzo del Pd sembra in rivolta verso Renzi. Il partito riuscirà a rimanere unito?

«Un pezzo della base vuole chiarezza e trasparenza, perché vuole scegliere i candidati e la parità di genere. Le altre sono sciocchezze».

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