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Boccia: Grillo ammetta errore web tax e sostenga proposta PD

11.11.2013
"E' misura di equità fiscale di sostegno alle imprese italiane" Roma, 9 nov. (TMNews) - "La web tax è soltanto una misura di equità fiscale: se l'azienda di Brescia o di Catania deve pagare un'imposta per ciò che ha guadagnato in Italia, altrettanto devono fare le multinazionali del web che guadagnano nel nostro Paese e che oggi, incredibilmente, pagano le tasse in paesi che hanno un'aliquota più conveniente. Si tratta dei principi basilari dell'equità fiscale, sociale e produttiva". Lo ha affermato il presidente Pd della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia, sulla sua proposta sulla web tax. "Google, Amazon e altre multinazionali che operano in Italia - ha argomentato Boccia- sono aziende straordinarie che hanno contribuito a cambiare i tempi che viviamo. Ciò non toglie che devono pagare in Italia le tasse su ciò che guadagnano in Italia. Non mi stupisco che nel MoVimento 5 stelle ci siano colleghi che ragionano e che la pensano così e ne ho la prova ogni giorno per l'ottimo lavoro svolto dagli stessi deputati in commissione Bilancio. Sono sconcertato dal fatto che si vada dietro aun'interpretazione folle della rivista Forbes, notoriamente non lontana dai colossi dell'informatica, che afferma che siccome il Trattato di Roma prevede la libera circolazione, questo significa che ognuno paga le tasse dove vuole. Sarebbe un'interpretazione così sfacciatamente di parte da apparire comica, se non fosse che è in gioco la sopravvivenza di migliaia di aziende italiane e dei lavoratori che rischiano ogni giorno il loro posto". "Grillo - ha concluso Boccia- spieghi loro perché Google dev'essere privilegiata. La web tax non è illegale. Diventerà presto illegale fare i furbi col fisco. Anche attraverso il mouse tanto caro al leader M5S"

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