RASSEGNA STAMPA

24.05.13 - EDITORIA: BOCCIA, MEGLIO SE BANCHE E GRANDI IMPRESE FUORI DA MEDIA = SITUAZIONE FIGLIA LEGAME CAPITALISMO, SE CASE MADRI PERDONO SISTEMA IN TILT

24.05.2013
Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "E' inutile nasconderlo: se l'editoria italiana e' nelle condizioni in cui si trova e' perche' c'e' stata una particolare concentrazione di attivita' non proprio economiche, nell'accezione piu' nobile del termine, non solo delle banche, ma anche di molte grandi imprese". Cosi' il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia commenta le parole "di buon senso" di Matteo Renzi che, come aveva fatto ieri l'ad di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, ha sottolineato come le banche debbano restare fuori dall'editoria. "La storia recente del capitalismo italiano, del sistema finanziario e del loro legame con l'editoria e' sotto gli occhi di tutti. Ed e' una delle cause principali della crisi dell'editoria nel nostro Paese. Mentre in tutto il mondo si supera, anche se con complessita', la crisi guardando all'evoluzione dell'editoria con realismo e con il giusto ottimismo che ci vuole in questi casi, in Italia si resta ancorati o alle vecchie contrapposizioni o a chi mendica piu' o meno cassa integrazione. Cosi' -sottolinea l'esponente del Pd- non si va da nessuna parte". "L'editoria -rileva ancora Boccia- ha un legame con il libero funzionamento di aziende con la a maiuscola. Bisogna decidere se queste aziende debbano continuare a perdere. Ma se le 'case madri' perdono, le perdite dell'editoria non le ripiana nessuno. E il sistema va in tilt", conclude Boccia.

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