RASSEGNA STAMPA

29.12.12 - ANSA-FOCUS/ PRIMARIE PD: LA CARICA DEI 1500,DOMANI SFIDA AL VIA

29.12.2012

STUMPO,CHI PERDE NON SARA' RECUPERATO; SCOPPIA CASO PUGLIA (Di Cristina Ferrulli )

(ANSA) - ROMA, 29 DIC - Ultimi fuochi tra candidati nella mini-campagna elettorale per le primarie dei parlamentari, che, a seconda delle regioni, si svolgeranno domani o domenica. In quasi 1500, tra big e peones, puntano al voto degli elettori per entrare nelle liste del Pd in una sfida 'ai limiti dell'impossibile', come lo stesso Pier Luigi Bersani ha ammesso per lo sforzo di volontari e aspiranti onorevoli. 'Chi perde non sara' recuperato nel listino' assicura il Pd per smorzare tensioni e malumori della vigilia, in primis in Puglia dove tre consiglieri regionali, non ammessi alla gara, si sono autosospesi dal partito. Volenti o nolenti, quasi tutti nel Pd, tranne chi di fatto sa gia' che sara' nella 'quota protetta' del 10 per cento, si sono messi in gioco, rischiando la candidatura: dai decani, che hanno ottenuto la deroga per il limite dei tre mandati, come Anna Finocchiaro e Rosy Bindi, che corrono 'fuori sede' a Taranto e Reggio Calabria, ad alcuni membri della segreteria Pd, come Stefano Fassina e Matteo Orfini in corsa a Roma. Il rischio esclusione e' alto per i parlamentari uscenti, sfidati da molti esponenti che sul territorio hanno grandi bacini territoriali. Cosi' come la doppia preferenza uomo/donna e' un pericolo per i parlamentari maschi. Nutrita la pattuglia di renziani in corsa, dal presidente del consiglio dell'Emilia Romagna Matteo Richetti a Giorgio Gori che corre a Bergamo fino al vicesindaco di Firenze Dario Nardella fino all'assessore comunale Rosa Maria Di Giorgio, entrambi in corsa a Firenze. La difficolta' della posta in gioco ha, invece, spinto molti parlamentari uscenti, come l'operaio della Thyssen Antonio Boccuzzi, Sandro Gozi e Paola Concia, a rinunciare alla corsa. Alla fine non si sono candidati, e probabilmente finiranno nel 'listino', neanche 'decani' come Franco Marini e Giuseppe Fioroni e 'nuove' personalita', come la portavoce del comitato Bersani alle primarie, Alessandra Moretti, e il coordinatore della campagna per Matteo Renzi sempre alle primarie Roberto Reggi. Molti, invece, puntano ad arrivare in Parlamento per la prima volta: in Puglia il fratello del sindaco di Bari Alessandro Emiliano e ben 4 consiglieri regionali uscenti sfidano i deputati uscenti Francesco Boccia, Dario Ginefra e Gero Grassi. Ed e' proprio nel tacco d'Italia che oggi e' scoppiato un caso: l'assessore regionale Fabiano Amati e i consiglieri Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, esclusi dalla corsa, si sono autosospesi dal gruppo in Regione denunciando 'primarie porcellum' per i metodi con cui, a livello regionale, sono state concesse le deroghe per consentire agli amministratori di partecipare alle primarie. Piazza molto affollata anche a Roma, dove oltre ai parlamentari uscenti, come Marianna Madia e Roberto Morassut, tentano la scalata un gruppo di consiglieri regionali uscenti e il segretario romano Marco Miccoli. A Bologna e' in corsa il presidente dell'associazione dei famigliari delle vittime della strage del 2 agosto Paolo Bolognesi mentre a Milano Pippo Civati sfida parlamentari del calibro di Barbara Pollastrini, Emanuele Fiano e Emilio Quartani. Dodici i candidati a Torino, dall'ex ministro Cesare Damiano all'uscente Anna Rossomando e Fabrizio Morri ad un nutrito drappello di consiglieri e amministratori locali. Se la sfida si consumera' in un giorno, i tempi per conoscere vincitori e vinti saranno un po' piu' lunghi e un quadro complessivo si avra' solo il 2 gennaio. Anche Sel chiama al voto domani e domenica i suoi elettori per scegliere i parlamentari e, a differenza dei democrats che chiuderanno le liste l'8 gennaio, Nichi Vendola ha gia' annunciato i 23 nomi del listino, tra i quali la portavoce dell'Alto commissario Onu Laura Boldrini e Giorgio Airaudo (Fiom). (ANSA).

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI