RASSEGNA STAMPA

26.11.12 - BANCHE: BOCCIA (PD), ORA SISTEMA IN SICUREZZA SOSTENGA CITTADINI =PAESE HA GIA' FATTO TANTO PER GLI ISTITUTI DI CREDITO

26.11.2012
Roma, 26 nov. - (Adnkronos) - Oggi il sistema bancario "e' in sicurezza e deve dare agli italiani quello che ha ottenuto, in un contesto in cui sono stati coperti anche errori nel management delle banche negli ultimi 10 anni". Lo sostiene, all'Adnkronos, Francesco Boccia, deputato Pd in commissione Bilancio alla Camera, rispondendo all'intervento di Enrico Tomaso Cucchiani, consigliere delegato di Intesa San Paolo, su Corriere Economia. E' indubbio che le banche "hanno un ruolo determinante e centrale ora. E' stato opportuno che Cucchiani si sia messo nelle condizioni di dire cosa le banche possono fare per il paese, perche' il paese ha gia fatto tanto per le banche". Boccia puntualizza che "tra i sacrifici fatti dagli italiani, alcuni hanno messo in sicurezza il sistema economico e finanziario, partendo dal cosiddetto decreto salvabanche di Tremonti, da noi criticato, fino agli interventi del governo Monti". Sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, "gli accordi fatti con Abi e il ministero sono inadeguati". Quanto al sostegno alle piccole imprese, "sarebbe opportuno che una banca come Intesa e anche le altre facessero uno sforzo straordinario nell'anticipazione dei crediti, anticipando il 90% a tutti, anche chi e' in difficolta'". E Boccia sottolinea come oggi chi e' in crisi a causa dei numerosi tagli attuati dal governo, "non ottiene alcun sostegno da parte del sistema bancario". "Dico a Cucchiani che i nuovi imprenditori ci sono senz'altro, basta andare in giro per l'Italia. Hanno bisogno, pero', di banche che capiscano che nei fattori dell'economia di oggi, sono da integrare le tecnologie e le innovazioni". In sostanza, denuncia Boccia, le "imprese dei giovani in difficolta', se non hanno i loro genitori che li aiutano, non hanno nessuno che li sostiene". Un anno fa, ricorda Boccia, erano a disposizione "1600 miliardi di risparmi e 1900 miliardi di impieghi". Oggi quel rapporto "si e' ridotto ma da' comunque il senso del differenziale tra soldi prestati e soldi raccolti". L'anno corrente "non ha consentito alcuna espansione di liquidita' del sistema ed e' evidente che la difficolta' del sistema bancario e' legata al contesto nel quale siamo". Certo e', pero', che le transazioni fatte con la Bce che "sono servite a incidere su conti economici delle banche, in parte potevano essere rigirate ai cittadini come qualita' negli impieghi ma e' evidente che la difficolta' di erogazione del credito e' legato alla difficolta' del mercato finanziario". L'esponente del Pd conclude evidenziando come questo sia un tema "che tocca alla politica risolvere: le banche non sono istituzioni che fanno beneficenza, quindi difendono i loro interessi". La politica deve quindi far in modo che ci siano interessi "equi e coerenti".

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI