RASSEGNA STAMPA

31.08.12 - PD: BOCCIA, SE BERSANI CONDIVIDE ORFINI SERVE CONGRESSO

31.08.2012
PD HA APPROVATO TUTTI PROVVEDIMENTI MONTI (ANSA) - ROMA, 31 AGO - inevitabile che il segretario prenda le distanze da chi rinnega tutto quello che abbiamo votato in Parlamento in quest'ultimo anno. Sono certo che Bersani percepisca il rischio di una simile deriva, peraltro assolutamente minoritaria sul piano culturale nel Pd e sappia che un simile orientamento, senza una presa di distanza netta, necessiterebbe di un passaggio congressuale immediato perché rischierebbe di mettere in discussione tutto quanto fatto e detto finora, trasformando le primarie per la premiership in uno stillicidio e minando la coesione stessa del Partito Democratico. Cosi' il deputato Francesco Boccia, sul sito dell'associazione 360 di Enrico Letta, contesta la presa di posizione di Matteo Orfini rispetto al governo Monti. Con l'arroganza e la spregiudicatezza tipiche di chi é vittima di un egotismo ingiustificabile - sostiene Boccia - oltreché di un'evidente ossessione culturale per la restaurazione socialdemocratica, Matteo Orfini gioca in queste settimane al piccolo leader. Dopo il toto-ministri di Ferragosto e le liste di proscrizione, ecco che arriva il proclama apodittico contro il montismo, quasi che il Pd negli ultimi 10 mesi non avesse approvato e votato in Parlamento tutti, dico tutti, i provvedimenti varati dal governo Monti. Applicando gli stessi assiomi di Orfini, aggiunge il deputato lettiano, che poi a ben vedere, costituiscono il modo migliore per far perdere Bersani alle primarie, lui stesso avrebbe dovuto dimettersi da tempo, giacché il Partito che rappresenta, come componente della segreteria nazionale, negli ultimi 10 mesi ha approvato e votato in Parlamento tutti, dico tutti, i provvedimenti varati dal governo Monti. Per Boccia le sortite dei cosiddetti Giovani Turchi, inutile negarlo, meriterebbero, se fossero convinzioni del segretario, un congresso straordinario. Tesi che appaiono ogni giorno di più, su economia e welfare, l'esatto opposto del progetto riformista su cui sono nati prima l'Ulivo e poi il Pd. (ANSA).

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI