NEWS

Anche online serve trasparenza, Rousseau opaco

24.02.2019

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - "Il tentativo di Casaleggio di trasformarsi in guru della democrazia digitale si arena su principi vecchi e sempre solidi anche al tempo della società digitale: uguaglianza, partecipazione e salvaguardia delle minoranze. Restano pilastri inamovibili della nostra democrazia. Se c’è un voto online che incide sulle istituzioni o c'è un audit o un garante terzo riconosciuto dallo Stato o il voto è falso. Per questo motivo il PD che si avvia ad archiviare la stagione conclusa il 4 marzo 2018 dovrà sfidare la politica sul terreno della trasparenza della partecipazione democratica in rete". Così Francesco Boccia, deputato PD e sostenitore di Nicola Zingaretti alle primarie, sul suo blog su Huffington Post.

"È la sfida che abbiamo lanciato nel Pd con www.hackitaly.it: mai più piattaforme oscure. Chi fa attività politica deve essere una casa di vetro. Mai più regole diverse tra online e offline che consentono a ministri spregiudicati come Salvini di violare anche il silenzio elettorale.

Il Pd dopo il 3 marzo con Nicola Zingaretti, anziché' continuare a parlare di passato e di noi stessi, darà agli italiani una nuova opzione: un movimento politico in grado di coniugare piazze e tablet, sezioni e smartphone sempre con trasparenza. In una comunità in cui uno conosce tutti e vale uno come gli altri, non meno degli altri. Un PD che tende la mano a chi ha bisogno, il Pd della scuola aperta, del lavoro che va oltre il Jobs act e gli 80 euro, il Pd dell'economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Il Pd che torna a fare la sinistra che abita e vive in periferia".

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI