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Italia vince ovunque se unisce l'innovazione tecnologica alla tradizione

28.05.2015

Occorre investire di più in innovazione perché anche se "l'Italia è fanalino di coda nell'innovazione, come ha dimostrato la ricerca presentata, tra le attività manifatturiere, quelle di maggior successo sono quelle riconducibili all'hi-tech.

La meccanica strumentale con oltre 3mila aziende e oltre 28 miliardi di ricavi; l'aerospazio, uno dei comparti a più alta tecnologia con 50mila dipendenti e 13 miliardi di fatturato, è al settimo posto nel mondo. Per non parlare della robotica, con migliaia di robot installati o le biotecnologie con oltre 400 aziende attive e un fatturato superiore ai 7 miliardi. Sulle nanotecnologie, infine, abbiamo quasi 500 brevetti depositati, 4mila addetti e investimenti privati superiori al 45%.

In questa idea di manifattura serve ora la spinta pubblica e una politica industriale lungimirante. Siamo un Paese che quando applica la tecnologia alla tradizione vince con chiunque". Così il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, intervenendo agli 'Screenings in Florence', la manifestazione organizzata da Rai Com, la società del Gruppo Rai che si occupa della valorizzazione e della commercializzazione dei prodotti Rai, in programma da oggi a sabato a Firenze, in un dibattito dedicato al tema dell'innovazione.

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