(ANSA) - ROMA, 28 SET - Se malauguratamente anziche' esserci la vittoria del centro sinistra del 2013 ci fosse il pareggio, dopo le elezioni e' evidente che qualsiasi grande coalizione non potra' non avere la leadership politica di chi si e' candidato alla guida del Paese ed e' comunque risultato il leader del partito piu' suffragato. Lo afferma a Radio Radicale il responsabile delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia. E' molto opportuno - prosegue - ricordare il contesto nel quale ieri il presidente Monti ha detto alcune cose e cioe' con i principali investitori di titoli di Stato. Tutti gli addetti ai lavori sanno che da settimane circolano report delle principali banche di affari che sono quelle che decidono dove investire le loro risorse, in quali paesi e per quali titoli di stato. La nostra condizione finanziaria e' sotto gli occhi di tutti, nonostante gli sforzi fatti e' ancora evidente che nell'ultimo anno e mezzo il numero degli investitori internazionali e' sceso dal 45% al 34%. Quando noi andiamo all'estero siamo quelli che hanno bisogno di soldi e quindi ogni mese occorre dare alcuni messaggi. Detto questo non giustifico il lato politico della dichiarazione del presidente Monti - sottolinea ancora - perche' la fase e' complessa e potevano essere chiariti meglio alcuni concetti che Bersani ha molto opportunamente ripreso in serata. Chi ha letto i rapporti delle principali banche - conclude - sa che gli investitori sono preoccupati per le ricette in circolazione nel nostro paese sull'abolizione dell'Imu o l'uscita dall'euro o da chi mette in discussione ogni giorno la presenza della Germania nell'euro. E' chiaro che se l'interlocutore e' Monti tutti si fidano, ma non sfugge a nessuno che la democrazia non puo' tenere conto degli auspici delle banche di investimento o della finanza. Rispetto a questo ieri il presidente Monti avrebbe potuto chiarire un concetto, e cioe' che ci puo' essere la grande coalizione anche con una leadership politica. (ANSA).
